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 Home page > Tribuna Libera > A Piazza Navona eravamo in pochi: non siate gregge

A Piazza Navona eravamo in pochi: non siate gregge

"Con un nuovo padrone, non siate gregge perdio, non riparatevi sotto l'ombrello delle colpe altrui, lottate, ragionate con il vostro cervello, ricordate che ciascuno è qualcuno, un individuo prezioso, responsabile, artefice di se stesso, difendetelo il vostro io, nocciolo di ogni libertà, la libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere."

"Un uomo" di Oriana Fallaci

La manifestazione contro la guerra di sabato 2 Aprile è stata, numericamente parlando, un fallimento. A Piazza Navona il mio pensiero è andato, con una vena nostalgica, al 2003 - era solo l'altro ieri quando il movimento pacifista era stato definito dal Washington Post la seconda potenza mondiale -. Questa ennesima dimostrazione non fa che confermare la mia dura e apparentemente banale conclusione: siamo sempre stati un branco di pecore che si muove solamente quando lo decide il pastore che sia esso un Partito, una trasmissione televisiva, grossi gruppi editoriali, i leader di turno o gli pseudo intellettuali.

Lo abbiamo visto con le manifestazioni recenti come "Se non ora, quando?", simile ad un Family Day (e non a caso ben accolto dal Vaticano). Oppure i No Berlusconi Day del cosiddetto "Popolo Viola", un "movimento" così superficiale e banale (e per certi versi anche pericoloso) per il modo in cui affronta i veri problemi causati da questo Sistema marcio. Quando ho scoperto che il portavoce è un iscritto all'Italia Dei Valori tutto mi è stato più chiaro. Infine l'ultima, in difesa della Costituzione conclusasi con la canzone di Vecchioni... E giù tutti a commuoversi. Mi sto chiedendo perché tutte quelle persone sabato non c'erano. Noi stavamo difendendo l'articolo 11... Ma l'amore, lo sanno i poeti tristi, molto spesso è ingannevole. 

Avevano ragione gli studenti a criticare gli organizzatori perché collusi con il Potere: quello studentesco è un movimento davvero sano e molto sveglio. A differenza di tanti ultra cinquantenni che su Facebook, allineati e coperti, ogni tanto mettono un'immagine e la spacciano per attivismo: prima di Santoro quando, poverino, rischiava la censura (ero piccolo quando trasmetteva e oggi ancora sta lì) e chiede aiuto; poi la Bocassini perché c'è questa povera Magistratura, così indifesa e in costante pericolo che ha bisogno del popolo per difenderla... Mentre c'è tanta gente che per ottenere Giustizia e Verità sta lottando con un enorme sacrificio e pregare affinché il Magistrato di turno non archivi. Come poi puntualmente avviene se non si hanno appoggi istituzionali e mediatici.

E' la prima volta nella storia che la cosiddetta "sinistra" (esiste ancora?) difende il Potere in maniera così sfacciata e senza che la gente si renda conto del sottile meccanismo che c'è dietro.

Le bacheche di Facebook sono piene di slogan prefabbricati contro Berlusconi, a volte anche con le immagini sexy delle escort, accompagnate da battute infelici. Non sono più considerate donne: sono puttane e quindi sembra giusto prenderle in giro e mostrarle sui giornali. 

E' normale tutta questa omologazione di pensiero quando i cosiddetti quotidiani progressisti(?) come l'Unità, il Fatto o peggio ancora Repubblica (quest'ultimo vende più copie del Giornale, Libero e il Foglio messi insieme), guidano l'orientamento della cosiddetta "massa critica". E seppur minoranza rispetto all'intero popolo Italiano è comunque massa. Il Potere controlla la parte attiva, ben differente dalla maggioranza passiva (che vota il centrodestra) la quale non ha bisogno di essere manovrata e controllata. 

E allora ecco spiegato il motivo della poca partecipazione di sabato. Questi giornali, le trasmissioni televisive come quella di Santoro (ha invitato una sola volta Gino Strada, lui contro tutti!) e di Gad Lerner (che invece invitò il fondatore d'Emergency come voce critica i leghisti), non hanno messo in discussione l'intervento e si sono uniformate.

E a sua volta vi siete uniformati anche molti di voi come (senza offesa) un gregge. 

Allora la verità nuda e cruda è che anche quando il movimento era considerato la seconda potenza mondiale, in realtà non era davvero sentito. Ma guidato. Un gregge anche quello, purtroppo.

E quindi chiedo scusa alla Fallaci per averla odiata (anche se è troppo tardi ormai) quando ci criticava, malediva, si infuriava. La odiai senza nemmeno conoscerla: anche io mi ero adeguato al "sentir comune" (mi giustifica, in parte, il fatto che che ero appena un ventenne). Mi indignai specialmente quando criticò Dario Fo e gli ricordò d'esser stato fascista e di esserci rimasto, anche se rosso. Non posso che darle ragione perché lui, come tanti altri intellettuali che ci appoggiavano, fanno tutto ciò che risulta popolare e di massa.

Sabato non c'era, e nemmeno prima. Tutti uniformati a questo pensiero, a questa sinistra, antiberlusconiano, legalitarista, giustizionalista ed interventista. Insomma sono riusciti a creare una "nuova destra", la peggiore. E grazie al contributo dei nuovi intellettuali come l'incriticabile Saviano.

Parlai con un mio vecchio amico che ritrovai proprio alla manifestazione di Sabato e lui mi spiegò che il linguaggio di Saviano, così retorico e romanzato, non fa assolutamente scuotere le coscienze.

Ha ragione! Un vero intellettuale dovrebbe provocare, far sentir male il pubblico, lasciarci tutti interdetti. E soprattutto dire tutta la verità fino in fondo, non solo una parte per accontentare "l'altro Potere". 

Pasolini, ad esempio, era uno che raccontava la verità nuda e cruda: le persone si infuriavano, vergognavano, strisciavano come vermi pur di non farsi vedere. Per questo era molto odiato e amato. 

"Incarcerato tu che parli tanto, e fallo tu no! Non ti sta bene niente!". Io no! Sono peggio di un Don Chischotte, non ci sarebbe nessun Sancho Panza  che mi seguirebbe e quindi cosa diavolo volete! Iniziamo invece prima a ragionare con la nostra testa, sviluppiamo una coscienza individuale e cominciamo a diffidare quando un evento diventa troppo popolare e cerca di farci diventare un unico gregge.

Ma tanto è inutile che ve lo dica. Lo sapete, ma non lo ammetterete mai.

Meglio partecipare a queste manifestazioni di massa collettive, emozionarsi tutti insieme e stare con la coscienza a posto. Magari tra una canzone di Vecchioni (chiamate ancora amore anche a me?) e un bel discorso di Saviano sulla macchina del fango che al tempo stesso sputtana - con superficialità - un intellettuale come Sciascia che meriterebbe rispetto al solo nominarlo.

Una cosa è certa. Non mi avrete mai come volete voi... Come dicevano i 99 Posse.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.75) 4 aprile 2011 23:02

    Purtroppo ci sono poche persone che ragionano con la propria testa, i media sono molto potenti, conoscono i tuoi bisogni , i tuoi interessi in fondo la tua vita. E’ difficile sfuggire tutto è registrato ponderato elaborato , ogni click entra in una banca dati e quindi elaborato , i risultati sono dati a chi paga . Quindi manipolazione ecc ecc.
    E’ molto difficile non farsi prendere dal sistema . Forse bisognerebbe pensare prima ad un’altro sistema, e quindi a un’altra vita per essere sicuri di non essere presi .
    Auguri 

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