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48 morto che parla: sperimentazione teatrale cinese al Teatro Galleria Toledo

Il cuore di Napoli si tinge di rosso mercoledì 7 e giovedì 8 maggio. Sarà nuovamente il Teatro Galleria Toledo, nei Quartieri Spagnoli di Napoli, ad ospitare il consueto appuntamento che vede protagonisti gli studenti dell’Università “L’Orientale” di Napoli, alle prese questa volta con lo spettacolo 48-Morto che parla (titolo originale: Un morto che va a visitare i vivi), per la regia di Lorenzo Montanini.

Coordinato dalla Prof.ssa Maria Cristina Pisciotta, docente di Lingua e Letteratura cinese presso l’Università “L’Orientale” di Napoli, il Laboratorio di Teatro cinese anche quest’anno offre al pubblico la possibilità di assaporare parte della cultura cinese attraverso l’opera di Liu Shugang, commediografo che raggiunge larga notorietà grazie al successo del testo Un morto che va a visitare i vivi, con il quale ottiene il premio per il Miglior Testo Teatrale nel 1988. L’autore, definito dall’Associazione Teatrale Cinese come uno dei migliori commediografi della Cina contemporanea, nella sua produzione si concentra sui problemi sociali che sempre più impetuosamente si diffondono nella Terra di Mezzo.

Quest’opera segna la maturazione artistica di Liu Shugang e fornisce allo spettatore una lettura della vita più ampia. Prendendo spunto da un fatto di cronaca, la commedia ci racconta le conseguenze dell’assassinio di Ye Xiaoxiao, un eroe nazionale del regime post-maoista, nell’autobus n. 48, ad opera di due ladri, davanti agli occhi indifferenti dei passeggeri. Da qui parte il lavoro del Laboratorio, il cui principale interrogativo tenta di capire come mettere in scena testi del teatro cinese, appartenente ad una cultura completamente diversa, rendendoli comprensibili al nostro pubblico.

Nato nel 2005, il Laboratorio giunge quest’anno alla sua nona rappresentazione, avvalendosi ancora una volta della regia e dell’adattamento di Lorenzo Montanini. Uno tra gli elementi che rendono questa sperimentazione unica nel suo genere è la recitazione bilingue, in italiano e cinese, che consente al pubblico di entrambe le nazionalità di comprendere il testo teatrale. Allo spettacolo assisteranno infatti personalità di spicco del mondo politico e culturale napoletano, alcuni funzionari dell’Ambasciata Cinese in Italia, il Direttore e i membri dell’Istituto Confucio, la comunità cinese di Napoli, nonché il rettore, i docenti e gli studenti dell’Università “L’Orientale” di Napoli.

Tornato sulla terra per confrontarsi con i testimoni passivi della sua tragica fine, Ye Xiaoxiao decide di ricontattare anche i suoi amici d’infanzia: la donna amata, Tang Tiantian, e il suo rivale in amore e nel lavoro, Liu Feng. Il susseguirsi delle azioni diventa quindi il pretesto per affrontare temi scottanti nella Cina contemporanea, quali la corruzione dei quadri del partito, la brama di denaro e la perdita dei valori tradizionali. Dallo sfondo di un coro anonimo, si distaccano poi vari personaggi, ognuno legato ai fatterelli meschini che costituiscono la grigia e quotidiana ordinarietà. Il personaggio principale diventa così esempio eroico di morale socialista. Cornice del racconto è invece il caso, governato da una legge dettata dalla sua unica e capricciosa incostanza, che dimostra nel finale quanto sia preponderante il suo ruolo nella vita dell’uomo, rendendolo di volta in volta eroe o criminale. In 48-Morto che parla, vano diventa quindi l’affannarsi quotidiano in cerca della propria identità e dei significati reconditi dell’esistenza.

7-8 maggio 2014, ore 21.00
Teatro Galleria Toledo,
Via Concezione a Montecalvario, 34 – Napoli

Ingresso libero

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