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22 novembre 2013, compleanno amaro per i volontari della Stazione di Boscoreale

La vecchia e fatiscente stazione FS di Boscoreale (NA)... solo dei volontari “pazzi”.

Nel mese di novembre 2009, alla presenza di un Funzionario delle Ferrovie dello Stato Italiane, il dott. Amedeo Piva, inviato dall’Amministratore Delegato, ing. Mauro Moretti, vengono inaugurati i locali della vecchia stazione FS di Boscoreale in provincia di Napoli, che da quel momento diventano la sede dell’associazione culturale Stella Cometa – La Stazione.

I lavori iniziati a febbraio del 2009, hanno riguardato la bonifica dei luoghi, la pulizia dei locali e delle aree circostanti, compresa la sede ferroviaria, nonchè la ristrutturazione completa delle strutture e il rifacimento di tutti gli impianti.

Il lavoro fatto è stato immane e la formula utilizzata per la cessione dei locali, cioè il comodato d’uso, non è stata certamente vantaggiosa per i volontari. In base al contratto essi erano obbligati a rendere funzionali i locali, ma si sono visti costretti ad accollarsi un impegno troppo gravoso, anche in considerazione di un altro comodato concesso sulla stessa linea Cancello - Torre Annunziata, dove l’associazione beneficiaria, non ha dovuto neanche tinteggiare le pareti dei locali. Siamo dunque di fronte ad una palese disparità di trattamento.

C’è anche da aggiungere che i locali della vecchia stazione FS di Boscoreale sono stati in consegna al Comune, che li aveva avuti in fitto dal 2002 al 2007, abbandonandoli però al loro destino, non utilizzandoli quasi mai e facendoli degradare in modo impressionante, riconsegnandoli poi alle Ferrovie in condizioni pietose. Non si capisce perché le Ferrovie si sono riprese indietro l’immobile in quello stato fatiscente.

Quando, nel 2008, è stato concesso il comodato a quei volontari “pazzi” di Boscoreale, si sono sanate in un sol colpo tutte le manchevolezze delle Istituzioni coinvolte, sia di chi non ha provveduto a riparare i danni procurati agli immobili dall’incuria e dall’abbandono, prima di restituirli al proprietario, e sia di chi li ha ripresi indietro senza fare nessun addebito.

Ora purtroppo si è giunti a un punto molto delicato, le Ferrovie hanno fatto valutare l’immobile da un perito, con l’intenzione di metterlo sul mercato non appena la linea Cancello-Torre sarà dimessa. Il comodato è scaduto da poco e il rinnovo che è proposto dalle Ferrovie ai volontari, non prevede nessuna durata. In questo modo può succedere che tutti i lavori fatti dai volontari e dai loro sostenitori vadano sacrificati, senza colpo ferire, sull’altare di una valorizzazione, che è stata possibile solo ed esclusivamente grazie a quei cittadini “pazzi” di Boscoreale, con la loro abnegazione, il loro lavoro, i loro risparmi. Essi hanno rimesso in sesto un bene pubblico, diventando essi stessi Stato, dando un grande esempio di attaccamento ai beni comuni.

È stato chiesto ai vertici delle Ferrovie di fare una valutazione economica di tutte le migliorie apportate e di concedere ai volontari l’uso dei locali fino al raggiungimento dell’importo che esse perizieranno, anche in base alla ricchissima documentazione fotografica dello stato dei luoghi, prodotta prima degli interventi.

Una volta stabilito l’importo da riconoscere, sarà indicato, sempre dalle stesse Ferrovie, un canone mensile per quella tipologia di immobile, e di conseguenza si potrà stabilire la durata del nuovo contratto.

Il dott. Amedeo Piva nel discorso inaugurale, parlò di quell’opera di riqualificazione come di un bel fiore spontaneo, nato per caso nella quasi totale indifferenza generale, ora quel fiore può essere calpestato mandando via i volontari o diventare invece un fiore all’occhiello per le Politiche Sociali del Gruppo FS e, più in generale, essere indicato come un bell’esempio da replicare in tutte le altre stazioni abbandonate d’Italia.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Marvin (---.---.---.172) 23 novembre 2013 07:38
    Marvin

    Una domanda e una preghiera a tutti gli amministratori comunali, provinciali e regionali e nazionali, attuali e passati: quando accadevano queste cose , cosa hanno pensato, cosa hanno fatto di concreto per opporsi a quello schifo. Se non hanno fatto nulla e hanno girato gli occhi e il naso da un’altra parte, ora possono riscattarsi e farsi perdonare, rimediando alla loro INDIFFERENZA dando finalmente un sostegno concreto ai VOLONTARI "pazzi" delle STAZIONEhttp://youtu.be/70tl1AMBFbo

  • Di Marvin (---.---.---.41) 2 febbraio 2014 00:05
    Marvin
    alcuni cittadini residenti a Boscoreale (NA) hanno dato vita a un laboratorio socio-culturale forse senza precedenti.
    Tu cosa vuoi fare? Li vuoi aiutare finalmente o li vuoi scamazzare lasciandoli da soli nel cammino intrapreso, durante il quale hanno dato tutto quello che potevano in termini di tempo, di lavoro e di soldi.
     Era stato chiesto a RFI di trasformare i tre contratti di comodato riguardanti i locali e le aree della vecchia stazione FS di Boscoreale, in un unico contratto di fitto agevolato.

     In un primo momento, nel mese di luglio del 2013, era stata accordata questa modifica, poi dopo alcuni giorni, non si sa per quale motivo, RFI ha cambiato idea ed è stato comunicato ai volontari che si sarebbe dovuto andare avanti con la formula del comodato, aggiungendovi però anche una nuova clausola, e cioè non indicando nessuna durata nei contratti in fase di rinnovo, forse proprio per avere le mani ancora più libere in caso di rescissione degli stessi da parte di FS.

     In quella vecchia stazione, da parte di semplici cittadini volontari e volenterosi, sono stati fatti investimenti e reso servizi alla comunità forse per quasi centomila euro.

     In questo conteggio si è tenuto conto dei lavori eseguiti sulle strutture, della pulizia costante di tutti i luoghi, sia di quelli ricevuti in comodato sia di quelli adiacienti ad essi, nonchè di tutti i servizi e gli eventi culturali erogati a favore della comunità sia locale che residente nei paesi limitrofi.

     Quando RFI deciderà di mettere in vendita gli immobili e le aree, chi prenderà possesso della Stazione, spazzerà via in un sol colpo uno spazio “libero” di aggregazione sociale e culturale, usato dai ragazzi del quartiere, dai giovani del circondario e da tanti adulti ed anziani.

     Essi hanno dato vita a tanti laboratori e di ogni genere, dal ricamo al cucito, dalla pittura alla ceramica, dal disegno al fumetto, dal ballo moderno al ballo popolare, dall’informatica all’insegnamento delle lingue straniere, dall’insegnamento di strumenti musicali a corsi di ginnastica dolce e dato vita a tantissimi eventi come cineforum, mercatini, mostre, concerti, giornate ecologiche ecc..

     Lo Stato che amministra si prenderà la responsabilità di cancellare con un semplice atto di compravendirta questo lab-oratorio socio-culturale e toglierlo a tutti quei cittadini che si sono fatti essi stessi, finalmente, STATO?

     I Volontari hanno i loro “PROGETTI” su questo “SPAZIO” e vorrebbero realizzarli con l’aiuto dello STATO ad ogni livello.

     Se veniva concesso il fitto agevolato, avrebbero sicuramente cercato di fare accordi con l’Amministrazione Comunale, per integrare i servizi offerti dal mondo del volontariato con quelli che normalmente dovrebbero essere a carico dell’amministrazione pubblica e conciliare così le esigenze del Comune con le attività già in atto.

    Si sarebbe proposto di usufruire dello spazio e dei locali in modo condiviso sia con altre associazioni che con i vari apparati del Comune, purchè venissero preservate tutte quelle attività che in questi quattro anni l’associazione STELLA COMETA-LA STAZIONE è riuscita a mettere in atto e che vuole continuare a perseguire.

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