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10 milioni al giorno per le spese militari e nessuno alza la voce


Nessuno dei "nuovi che avanzano" ne parla, a riprova che si può essere nuovi arrivati ma vecchi nei contenuti. O meglio obsoleti e ripetitivi del vecchio, ma sempre comodo e utile per alcuni. Un po' per pigrizia mentale, o meglio di impotenza mentale, ma molto per opportunismo o per appartenenza di classe. L'argomento sono i 10 milioni di euro al giorno che ci apprestiamo a spendere in più nel solo 2014 per le spese militari. In più, oltre ai 350 milioni dei tre F35 già acquistati e per i prossimi altri tre da 430 milioni (già, perché il prezzo aumenta con il tempo).
 
Oltre al tutto il resto che non sto qui a ricordare. 10 milioni di euro al giorno per le spese militari sotto la voce di spese produttive e che non rientrano nel bilancio del ministero delle Difesa (della guerra, occorrerebbe sottolineare visto di cosa si sta comprando e del loro impiego), ma in quello delle attività produttive. E qui senza entrare nel merito moralistico o etico si deve dare atto che di attività produttive si tratta anche se per fini militari e di guerra, di distruzione di cose e di uomini. Dietro quegli investimenti vi sono anche le aziende italiane che ne ricavano benefici e commesse, anche se solo briciole, ma pur sempre di lavoro, come ebbe a dire l'allora sottosegretario alla difesa allora in forza al PDL (ora a Fratelli d'Italia) Crosetto. E non si guarda in faccia al caval donato se si tratta di lavoro. 
 
E come lui tutti, e dico tutti, i nostri politicanti sia al governo che all'opposizione, sia vecchi che nuovi, scommetto vincendo facile, sono d'accordo con lui. Ma allora dove sarebbe il nuovo se non in queste cose? Se quei 10 milioni al giorno invece di spenderli per produrre strumenti di morte e distruzione si spendessero per cose utili e per i bisogni della gente non sarebbero comunque spese produttive, non si investirebbero per il lavoro, non sarebbe questo il vero "nuovo che avanza" invece delle stronzate che ci ripropongono con una litania di canto gregoriano? 
 
Ma siamo abituati a sentir il canto delle sirene o il piffero del pifferaio e non a ragionar con la nostra testa.

 

I commenti più votati

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.91) 7 gennaio 2014 13:15

    Complimenti per l’articolo riguardante una tematica volontariamente censurata dai media del "mainstream". A onor del vero i parlamentari del movimento 5 stelle hanno cercato di impedire (purtroppo senza successo) l’acquisto degli F35.

    Alessandro Rossi

    • Di Persio Flacco (---.---.---.84) 7 gennaio 2014 18:42

      I parlamentari 5 Stelle non possono far nulla per scelta del duo Grillo - Casaleggio. La grottesca (e pretestuosa) scelta strategica del duo è stata di imporre il dictat "o tutto o niente": o la maggioranza assoluta del Parlamento e l’intero governo oppure opposizione e rifiuto di ogni alleanza governativa.

      E poiché "tutto" era, ed è, palesemente impossibile ciò che rimane è "niente". Di conseguenza i parlamentari M5S sono "inutili" nel vero senso del termine, quali che siano le loro intenzioni, e i voti che sono stati convogliati su di loro dai cittadini esasperati dallo status quo sono stati messi su un binario morto, resi inoffensivi.

      Di questa operazione di fattivo puntello al sistema politico imperante, prima o poi, Grillo e Casaleggio dovranno rendere conto di fronte agli italiani.

    • Di (---.---.---.200) 8 gennaio 2014 02:43

      Caro Flacco...il M5S ha votato contro il ri-finanziamento degli F35.
      Il PD ha votato a favore.
      Punto

      Cosa dovevano "mediare", genio ?

      Ma perchè dovete sparare supercazzole politiche, invece di informarvi e riportare i fatti ?

      E’ uno sforzo così terribile..?

    • Di (---.---.---.24) 8 gennaio 2014 18:40

      Il M5S l’ho votato, come tanti altri stufi dei ladri di Pisa che hanno governato finora, e sono stato soddisfatto del suo successo. Di più: mi aspettavo che mandasse in Parlamento proprio il genere di persone che effettivamente ci ha mandato. Lo so perché seguo abbastanza regolarmente i lavori parlamentari e so che rappresentano nel modo che io ritengo più valido i cittadini che li hanno eletti. Tutto bene, dunque? No, per niente. Quello che davo per certo era che il M5S seguisse anche nel Parlamento nazionale il "Modello Sicilia", che stabilisse alleanze con le forze politiche e/o con i personaggi politici meno compromessi col Regime Bipolare, che grazie alla notevole forza ricevuta dai cittadini stanchi di un nsistema marcio dessero vita a una maggioranza parlamentare e di governo capace di espellere i parassiti dalle istituzioni.

      Speranza vanificata dal pervicace e assoluto rifiuto del duo Grillo - Casaleggio di fare alleanze, dalla loro grottesca strategia del "O tutto o niente": o la maggioranza assoluta del Parlamento e l’intero Governo o opposizione. E’ una strategia talmente folle e suicida, i suoi effetti sono talmente chiari ed inevitabili, che è impossibile che non sia coscientemente adottata appositamente per ottenere quegli effetti.

      L’aver rifiutato per motivi demenziali, dunque pretestuoso, l’offerta di partecipare al programma di governo in otto punti proposto da Bersani, programma perfettamente compatibile con gli obiettivi del Movimento, ha avuto effetti devastanti per quelli che speravano in un cambiamento:
      1. ha rimesso in gioco Berlusconi, che ha potuto uscire dall’angolo grazie alle "Larghi intese";
      2. ha provocato la sconfitta politica dei bersaniani (la componte più integra e a sinistra del PD);
      3. ha messo in pista la componente neodemocristiana di Enrico Letta & C;
      4. ha posto le basi per la scalata al potere di quello strano oggetto mediatico che è Matteo Renzi, di cui non sappiamo ancora chi è l’autore.
      5. ha consentito di trombare due storici protagonisti e leader della Sinistra italiana come Rodotà e Prodi;
      6. ha permesso la rielezione di Napolitano "per la salvezza del Paese", ovviamente. Da notare che Napolitano ha sempre taciuto e firmato tutte le leggi porcata del Cavaliere: il ruolo di salvatore della Patria mi pare gli vada parecchio largo.

      7. ultimo e conclusivo punto: hanno salvato il Regime dalla giusta rabbia popolare mettendo i voti dei cittadini che volevano il cambiamento su un binario morto.

      Le confesso che mai e poi mai avrei immaginato che due sole persone: Grillo e Casaleggio, potessero riuscire a fare tutto questo, eppure lo hanno fatto. E scientemente, ne sono sicuro ormai.

      Il bello è che nonostante l’enorme fregatura ricevuta ci sono persone come lei che ancora ci credono. Lei stesso dice che il M5S non è riuscito in Parlamento ad impedire l’acquisto degli F35, nonostante i suoi parlamentari si siano impegnati per cercare di bloccarlo.
      Il divieto assoluto di fare alleanze: scelta imposta dal duo Grillo Casaleggio, ha vanificato il tentativo. Ed è esattamente quello che Grillo e Casaleggio vogliono. Apra gli occhi.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.84) 7 gennaio 2014 19:27

    La mia ipotesi è che all’Italia sia stato assegnato il ruolo di ascaro degli USA. Come a UK e Francia del resto.

    Gli Stati Uniti, in difficoltà economica e politica dopo il sostanziale default del paese causato dalle costosissime guerre neocon, hanno messo a punto una nuova strategia, ben sintetizzata da Obama col suo "guidare da dietro". L’italia deve armarsi per fungere da portaerei USA nel Mediterraneo, come Francia e UK deve agire a sue spese per attuare gli indirizzi politico militari di Washington in Medio Oriente, Nord Africa, possibilmente anche altrove. Naturalmente si è trattato in passato, e si tratterà in futuro, di interventi "umanitari", di "missioni di pace", alle quali i cittadini non potrebbero opporsi senza sentirsi dei cinici insensibili. Naturalmente vi saranno autorevoli opinionisti e politici che chiameranno questi impegni "obblighi derivanti da alleanze internazionali", come se uno Stato sovrano possa avere obblighi e alleanze che non desidera, dalle quali non può ritirarsi o dalle cui scelte non possa dissociarsi.

    La questione che poni con l’articolo, che condivido nella sostanza, non è solo economica, in gioco non ci sono risorse che sarebbero preziose in tempo di crisi se dirette verso altri impieghi, in gioco c’è la democrazia stessa.

    Quello che denunci tutti lo vedono, è fatto alla luce del sole, eppure nessuno ne trae le conseguenze: nè i mass media, che anzi supportano certe scelte contrarie agli interessi dei cittadini italiani, né il mondo politico, che pure dovrebbe essere diviso tra visioni divergenti riguardo a certi temi. I cittadini italiani, quelli che discutono tra loro in famiglia o in autobus o al bar possono essere perfettamente consapevoli dell’assurdità di certe scelte, ma nessuno li rappresenta, nessuno raccoglie né le loro critiche né le loro aspettative.

    E’ questo il segreto per aggirare lo scoglio della volontà popolare: negare rappresentanza ai cittadini coprendone o deformandone la voce, o restringendo la loro possibilità di delega politica estromettendo le posizioni indesiderate.

    Nell’era della democrazia evoluta i colpi di stato non si fanno più occupando militarmente le istituzioni e le stazioni televisive: non serve. Esistono modi assai più discreti e difficili da individuare e contrastare.

  • Di (---.---.---.32) 7 gennaio 2014 22:01

    Vergogna!! Ho un’ invalidità motoria del 100%. Prendo per questa mia invalidità 472 euro al mese, ne spendo 850 per la signora che mi assiste più i contributi, perché io non sfrutto il lavoro altrui. Non chiedo niente. Ce la sto facendo, ma voglio gridare ai quattro venti l’ ingiustizia. Mi chiedo come facciano quelli che hanno il mio stesso problema e non abbiamo 1700 euro di pensione mensile per circa 40 anni di lavoro come insegnante nella scuola media superiore.

    • Di (---.---.---.48) 8 gennaio 2014 09:51

      Purtroppo non basta solo gridare vergogna. Specialmente negli ultimi vent’anni di cose vergognose , d crimini conro l’umanità se ne sono state fatte a palate. Basta pensare , oltre al sostegno per gli invalidi alla nuova categoria degli esodati che è stata inventata dalla "ministra lacrimevole". 

      Occorre anche qualcosa di piu e di maggiore, e da cercarla al di fuori delle istituzioni, che sono ormai diventate cloache in cui se entri ti sporchi e più ti agiti piu sprofondi. 
  • Di (---.---.---.25) 8 gennaio 2014 01:25

    SE VUOI LA PACE, PREPARA LA GUERRA. Dicevano i romani.

    Care anime candide,
    il progresso tecnologico di cui godiamo tutti, (internet, gps, forno a microonde, aerei civili + efficenti e con + autonomia, tv via satellite etc. etc.) si deve esclusivamente alla ricerca fatta per gli ARMAMENTI e poi riversata per applicazioni civili.
    Che vi piaccia o no, la realtà è questa.
    Investire in ricerca e sviluppo per la sicurezza, porta poi ad applicazioni civili, che SENZA gli investimenti in sicurezza NON SAREBBERO MAI STATI FATTI!!!!
    Meglio spendere soldi per i NOSTRI soldati (armi e sistemi moderni e migliori) che sprecarli per i forestali siciliani.
    • Di (---.---.---.24) 8 gennaio 2014 19:02

      Prepara la guerra contro chi e perchè? Certi motti diventano assai stupidi se estrapolati dal contesto. Le faccio notare che l’Impero del Male si è dissolto da un po’, ma le basi americane sul territorio europeo (ed italiano in particolare), con le truppe, i servizi di intelligence, i missili nucleari, sono rimaste al loro posto. Si è chiesto se sono rimasti per difenderci (da chi poi? E noi non siamo di difenderci da soli?) o per occupare una posizione?

      E poi, non crede che noi europei siamo i più adatti a sceglierci i nostri nemici invece che farceli indicare da Washington?

      Quanto alla sua tesi che la ricerca per nuovi armamanenti sia il motore di ogni progresso confesso che mi lascia abbastanza basito. Io sapevo che la guerra è distruzione e morte non costruzione e progresso. A meno che lei non creda al motto: "La guerra, sola igiene del Mondo"...

    • Di Persio Flacco (---.---.---.24) 8 gennaio 2014 20:22

      Se vuoi la pace prepara la pace.

      http://www.youtube.com/watch?v=Zi0RpNSELas

    • Di (---.---.---.251) 9 gennaio 2014 02:05

      1)Prepara la guerra contro chi??

      2)Noi sappiamo difenderci da soli!
      3)i nemici ce li cerchiamo da soli senza farceli indicare dagli U.S.A.

      1) Gli investimenti in difesa e sistemi d’arma sono di per se stessi a lungo termine si investe oggi in ricerca e sviluppo per avere fra 5-8-10 anni dei sistemi all’avanguardia (almeno 1-2 generazioni avanti a possibili avversari). Chi l’avrebbe detto che tunisia-libia-siria-egitto avrebbero cambiato regimi solo 4 anni fa?? Il futuro non lo conosciamo, per cui è sempre meglio essere preparati al peggio!
      2) noi europei (ed italiani in particolar modo) NON sappiamo difenderci da soli (forse SOLO Francia e Inghilterra possono farlo), spendiamo un sacco per avere molti comandi (generali con i loro staff) ma poco per addestramenti seri e rinnovo dei mezzi.
      Senza l’ombrello statunitense, leggi: GPS (le cui chiavi sono nelle mani del presidente degli stati uniti: se vuole che il gps non funzioni in italia, il TUO navigatore satellitare ti dirà che sei al colosseo quando invece sei a torpignattara!) sistemi di comunicazione-controllo -sorveglianza satellitari, capacità di trasporto pesante, intelligence, non saremmo capaci a far quasi nulla!!!
      3) Vero, i nemici possiamo sceglierceli da soli, peccato che poi non potremmo affrontarli.

      Considerazione: 
      gli Stati Uniti hanno speso i LORO soldi e le vite dei LORO uomini per salvare l’Europa (e l’Italia) da se stessa bel 4 volte in 100 anni (prima e seconda guerra mondiale, piano Marshall, Guerra Fredda). 
      Ora chiedere che, visto che secondo noi non ci servono più, se ne tornino a casa loro, è solo da poco previdenti e soprattutto ingrati!

    • Di (---.---.---.100) 9 gennaio 2014 16:47

      Vedo con dispiacere che la disastrosa ritirata di Russia del prima C.S.I.R., poi A.R.M.I.R., non ha insegnato nulla né strascichi di coscienza ha lasciato. Aveva ragione Pasolini purtroppo, che circa quarant’ anni fà diceva: "attenti, i fascisti sono stati zittiti, ma il fascismo non è morto!". L’ articolo ne è la tragica conferma: abbiamo bisogno di un’altra batosta, in Irak o Afghanistan, a scelta.
      Nicola Vazzola.

    • Di (---.---.---.21) 10 gennaio 2014 20:58

      Appunto perché si vuole evitare un’altro disastro del genere, che bisogna spendere soldi per addestrare (seriamente) e equipaggiare i nostri uomini!

      Tanto perché ve ne rendiate conto, SVIZZERA e SVEZIA entrambe neutrali da oltre 2 SECOLI, spendono per la loro difesa, sia come percentuale del PIL, che spesa per militare, che spesa per cittadino, MOLTO di più di quello che investiamo NOI.
      E non mi pare proprio che in Svizzera e Svezia ci siano i fascisti al potere!

    • Di (---.---.---.48) 11 gennaio 2014 09:52

      Appunto! Questo a dimostrazione che le spese per gli armamenti non centra nulla con la logica della difesa del suolo patrio, di pace e di guerra! La logica che porta a spendere per le armi viene dettate da altre logiche e da altre esigenze. Che con pace e guerra non centrano nulla. Poi è chiaro che quando addestri generali a far la guerra e quando hai bisogno di consumare i depositi di armi per comprarne delle nuove che fare? Li consumi O no? Dietro ogni affabulazione che ci "narrano" esiste dietro una ragione piu profonda ed inconfessabile. Basta togliere gli occhiali con cui si vedono le cose e guardare la realtà con i propri occhi. 

      Meditate gente, meditate!
    • Di (---.---.---.170) 12 gennaio 2014 23:04

      Cioè??

      Spiega meglio!
      Quali altre logiche, quali altre esigenze???
      Vuoi forse dire che si fanno guerre SOLO per svuotare i magazzini e per comprare nuovi equipaggiamenti??
      Anima candida, le guerre si fanno SOLO se c’è l’interesse di farle, e non c’è altro modo di raggiungere un determinato obbiettivo!
      Se si può ottenere lo stesso risultato in altro modo (Accordi politici, alleanze, sanzioni economiche, corruzione, cambi di regime, prestiti, etc, etc) certamente non si vanno a spendere le vite dei PROPRI uomini!
    • Di Zag(c) (---.---.---.48) 13 gennaio 2014 09:09
      Zag(c)

      E io sarei l’anima candida? Le guerre , tutte le guerre si fanno per motivi economici sempre e comunque. La religione, i propri confini, la patria, la bandiera sono solo simboli sventolate per costringere glia altri verso i propri interessi economici . All’interno di questo trova facile sponda l’industria degli armamenti che accendono i focolai delle diatribe per i propri interessi. Tu stesso hai ammesso che benché Svizzera e Svezia siano da sempre neutrali hanno una industria bellica che fa concorrenza ai più. Perché? per fini patriottici? Per difendere i propri confini? Le industrie sono private e fanno profitto vendendo le proprie merci . E se il mercato langue, beh! si attivano perché lo stesso si riattivi! L’Italia è una delle maggiori esportatrici di mine antiuomo, di bombe "intelligenti" di sistemi di puntamento, di armi leggere, di elicotteri da guerra. Perché? Per business. Centra qualcosa la difesa del territorio? La sicurezza de che? Oggi la vera difesa è verso coloro che nella fondina hanno la carta visa e come armi i titoli tossici! 

    • Di (---.---.---.50) 13 gennaio 2014 09:56

      I motivi economici, sono gli UNICI MOTIVI validi per combattere una guerra.

      La fornitura di sistemi d’arma, soprattutto i più complessi, moderni, tecnologicamente avanzati, serve sia all’industria privata (che lavora e fa lavorare, investe in ricerca, e paga tasse), ma soprattutto serve alla nazione.
      Vendere un sistema complesso come elicotteri, aerei, navi, sistema difesa aerea, significa legare quella determinata nazione ai NOSTRI interessi!
      Le armi leggere italiane (fucili-pistole-mine-armi controcarro-esplosivi), costano care (come tutte quelle occidentali), e spesso, hanno bisogno di autorizzazioni. Se un regime straniero (o un gruppo di ribelli-rivoluzionari-golpisti) vuole armarsi, si rifornisce dove le armi costano meno (asia-america latina), e soprattutto dove NON ci sono vincoli burocratici.
      Che vi piaccia o meno, guerre in giro per il mondo ce ne saranno sempre, perché di motivi ce ne sono a iosa.
      Se una di queste dovesse degenerare fino al punto di coinvolgere i NOSTRI interessi economici, o peggio, NOI dovremmo intervenire!
      Appunto per questo è meglio avere delle Forze Armate in grado di FARLO! 
      P.S.
      Sarebbe anche il caso di avere una classe politica con i coglioni per farlo (ad esempio la lady di ferro!!)

    • Di Zag(c) (---.---.---.48) 13 gennaio 2014 11:12
      Zag(c)

      Bene Vedo che adesso ti sei ricreduto. Prima parlavi di difesa della patria e altre corbellerie del genere. Ora sei arrivato a dire che i motivi sono esclusivamente motivi economici , di interessi privati,, i motivi per cui si fanno le guerre. Sei quindi d’accordo con me e con l’icipit del mio articolo Un passo avanti!. Ma è evidente, ora, come la pensi e quale sia la tua ideologia. Ora quello da te disegnato è un tipo di sviluppo e di progresso economico sociale. Quello che è in auge anche in questo momento storico. Come "sottoprodotto" , produce morte e distruzione. Si è vero sono gli "altri" a morire e quindi non ci interessa. Ma la questione principe che ponevo nell’artico è : "e’ possibile un altro modi di produrre ricchezza e progresso senza che si abbiano "sottoprodotti di morte e di distruzione anche se per altri?" La tua risposta, mi pare di capire è no! 

      Io invece al contrario dico non solo che è possibile , ma che diventa,, oggi necessario e indispensabile. Perché a furia di esportare la guerra altrove alla fine saranno gli altri ad esportarla da noi. E’ già successo Perché siamo noi a contribuire a fomentare odio e distruzione 
    • Di (---.---.---.101) 13 gennaio 2014 19:59

      Scusa Zag, ma non mi sono ricreduto per niente!

      La difesa del proprio territorio E’ INTERESSE DELLA NAZIONE, come la difesa e il benessere economico dei PROPRI cittadini. 
      Se per far questo è necessario armarsi, uno Stato serio lo fà!
      E lo fa in modo che i potenziali avversari vedano che NON gli conviene affrontare quella nazione.
      Ad esempio: lo schieramento in oceano indiano di navi europee, russe e cinesi antipirateria: tipico esempio di difesa dei propri interessi economici. Solo che russi e cinesi, se avvistano una nave pirata, la usano come bersaglio per le proprie artiglierie, senza tante cerimonie!
      Non sono le aziende produttrici di sistemi di difesa a sponsorizzare i pirati per attaccare le navi occidentali, in modo che loro possano vendere nuove navi e armamenti.
      Tu sostieni che una nazione può andare avanti anche senza difesa.
      Io sostengo il contrario, senza gli investimenti in ricerca e sviluppo in campo militare, c’è poco o nulla progresso tecnologico, nei campi più avanzati.
      Di conseguenza meno opportunità per le NOSTRE aziende di competere a livello globale.
      E questo E’ interesse della nazione.
      Il rischio di una guerra globale, esisterà sempre, che ti piaccia o no.
      Compito dei governanti, è di tenerlo il più basso possibile, e semmai di combatterla a casa dell’avversario, in modo che capisca la lezione!
      Vedi l’esempio delle Falkland nel 1982.


    • Di Zag(c) (---.---.---.48) 14 gennaio 2014 11:35
      Zag(c)
      Ma deciditi, perché vedo una contraddizione. E’ un interesse della NAZIONE ( con le maiuscole,, quindi urlando come dici tu) o sono interessi economici,, di gruppi economici? E non mi dire che le due cose coincidono. Perché se cosi fosse si ritornerebbe alla questione da me posta nell’articolo. 
      Inoltre lo Stato Italiano non si arma , ma lo Stato aiuta le aziende private a vendere armi a terzi che non è la stessa cosa, mi pare o no?
      Inoltre parlare di difesa del suolo patrio per un paese i cui generali non hanno mai vinto una guerra se non passando al momento opportuno dalla parte avversa e veramente vendere fumo colorato! L’unica vera guerra di difesa e di liberazione è stata la guerra partigiana, ma questa è un altra storia.
      E inoltre bada che le armi che si vendono ad altri poi si ritorcono contro : vedi gli Usa e l’Afghanistan La CIA prima ha addestrato e armato e quindi venduto armi ai talebani e poi se li sono trovati contro e uccisi con le stesse armi che le aziende avevano venduto! 

      Io non dico che un paese non deve avere un sistema difensivo bellico, ma che deve essere difensivo. Mi sai dire delle armi che esportiamo e che produciamo quali sono difensive e valide entro il nostro confino territoriale. Gli F35, gli incrociatori della classe Garibaldi? E non mi parlare che la migliore difesa è l’attacco che è una barzelletta da armi di distruzione di massa in mano a Hussein. Una bufala colossale 

      E piu fai esempi e piu ti dai con la zappa sui piedi. La guerra delle Falkland sono l’esempio lampante di una guerra imperialista,, di conquista di territori altrui e non certo di difesa dei propri confini. La dimostrazione di muscoli verso una nazione l’Argentina che certamente tutto voleva meno che l’attacco all’Inghilterra. Voleva solo attraverso la riconquista di un territorio nazionale distrarre l’opinione pubblica su altri problemi e non su quelli della dittatura nazionale. Quale difesa del benessere degli inglesi o degli argentini ha prodotto quella guerra? Insomma , ripeto. Abbiamo due punti di vista e una lettura dei fatti completamente diversi. Naturalmente per cultura e per esperienze .
      Stammi bene!
    • Di (---.---.---.212) 14 gennaio 2014 21:38

      1) Interesse della Nazione, è il benessere economico dei suoi cittadini e delle sue aziende.

      Gli accordi di esportazione di sistemi d’arma complessi, avviene anche e soprattutto con l’appoggio dei governi: un’azienda non vende un aereo-nave-carroarmato ad un governo straniero senza il benestare del proprio governo.
      E’ ovvio che in una competizione globale, un governo serio appoggia le proprie aziende.
      Lo stato italiano, acquista dalle aziende private i sistemi d’arma di cui ritiene di aver bisogno, ovvio che li deve comprare da chi quei mezzi produce (alcuni fatti e sviluppati in Italia, altri, i più complessi e costosi, prodotti in collaborazione con altre nazioni alleate).
      2) Non esiste l’arma difensiva e quella offensiva. Uno scudo le lo sbatti in testa a uno, diventa offensivo anche quello! Dipende appunto da come si usano. Ovvio che più lontano dai tuoi confini combatti, più la difesa è avanzata. Io non mi scandalizzo per l’uso delle nostre navi nell’oceano indiano. Come dell’intervento francese in Mali (avvenuto su mandato ONU)
      3) Che ti piaccia o no, per l’Inghilterra le Falkland SONO territorio nazionale, ed aver vinto contro l’invasore argentino ha risollevato il morale a tutta la Nazione. Permettendole di uscire da un tunnel di depressione che pervadeva tutta l’Inghilterra. Dopo quella vittoria, la Tatcher
      ha potuto implementare le sue riforme economiche, dando nuovo sviluppo alla sua nazione.
      Come vedi secondo me è servita quella guerra.

      Vero abbiamo 2 visioni diverse, stammi bene anche tu.
      Maurizio Boggian

    • Di Zag(c) (---.---.---.223) 15 gennaio 2014 10:15
      Zag(c)
      1)Beh! oltre ad aver accertato che abbiamo due visioni diverse, siamo ritornati al punto di partenza. Cioè al punto del mio articolo. O uno Stato investe per costruire ed esportare sopratutto armi, o , mia tesi, lo fa per accrescere servizi e beni ( ospedali, asilo nidi, mezzi per il trasporto pubblico, bus, treni, scuola università ecc ecc ) In periodi di crisi entrambi non si possono fare. Occorre scegliere. Tu affermi che sia meglio spendere per gli armamenti, io per beni e servizi. Qual’è essenzialmente la differenza ( a parte la componente ideologica che non metto in conto?) Che per la prima scelta l’eventuale ricaduta è indiretta per i cittadini. Nell’eventualità di un attacco, o per il prestigio della NAZIONE o per far paura ai NEMICI ecc ecc . Per la seconda scelta gli effetti sono immediati. La produzione di beni e servizi hanno un effetto benefico immediatamente e concretamente. Aumenta immediatamente la domanda aggregata e quindi l’offerta ( posto a condizione che i posti di lavoro per entrambi sono i medesimi. Che do per postulato per beneficio di ragionamento) 

      2) Le armi possono essere usate anche per scopi difensivi, ma sono costruiti o per offendere o per difendersi. Lo scuso ( per rifarmi al tuo esempio) è costruito per la difesa. In occorrenza ci si può anche difendersi ai mali estremi. Un missile anti missile è costruito per difendersi . Un F35 è costruito per offendere. Incrociatore della classe Garibaldi per offendere. ( Visto anche la conformazione del nostro territorio) E per questo che è stato inventato l’ossimoro fare la guerra per la pace che è come l’altro ossimoro di democristiana memoria le "convergenze parallele". Non dicono niente, ma serve come il flash. Abbaglia e si rimane incantati!
      E con questo io la chiudo qua.
      Sinceramente saluti !

  • Di (---.---.---.48) 8 gennaio 2014 09:47

    Sei proprio convinto che il progresso tecnologico provenga esclusivamente dalla preparazione alla guerra? Il ferro e gli aratri e la zappa che fecero fare un salto qualitativo nell’epoca medievale nacquero come strumenti per il bisogno umano e non dalla necessità della guerra. Dammi un problema e ti troverò la soluzione può essere il motto. Se al centro viene posto il problema della guerra ti risolverò quel problema. Al contrario se mi poni il problema della fame e dei bisogni primari dell’uomo ti troverò le giuste soluzioni. Chi decide di quale natura devono essere i problemi alla scienza e alla tecnologia? 

    La risposta cercatela da solo......
    • Di Zag(c) (---.---.---.48) 8 gennaio 2014 11:13
      Zag(c)

      Le speranze per crederci occorre che diano qualche segnale di ....presenza. il M5S purtroppo nasce da una contraddizione che non da speranze. La contraddizione è che diagnosticano il putridume delle istituzioni, le sabbie mobili che esse rappresentano e purtuttavia ci sono entrati con tutte e due i piedi. E son rimasti avvinghiati. Quel sistema è talmente vischioso che ti lascia parlare, urlare, sbraitare e persino votare contro,, tanto alla fine le decisioni del potere passano lo stesso. E non solo.! Ma il M5S legittima tale sistema di potere, perché avvalora la loro tesi che questo sia un sistema democratico . Guardate vi è anche l’opposizione e quindi vi è democrazia. Grazie di esistere Grillo ! 

      Quali risultati concreti sono stati portati a casa? Son diminuite le tasse? E’ aumentato il lavoro? E’ diminuito il debito pubblico? Niente di tutto ciò. Ma la scusante dei grillini è la stessa di Berlusconi. Dateci la maggiorana assoluta e cambierò il paese. 
      Non è cosi che funziona .Perché ammesso che la si ottenga la maggioranza assoluta questa è solo una maggioranza degli attori del teatrino della politica . Il copione è sempre stato già scritto da altri. Non vi resta che recitare......

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