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Mediterraneo tra respingimenti, imbarcazioni alla deriva e richieste di aiuto

Di Attilio Runello (---.---.---.243) 3 agosto 2023 23:12

Voi fate un lavoro lodevole. Sarebbe ancora più lodevole con uno sforzo per capire il contesto generale. Purtroppo in Africa, Asia e America ci sono milioni di persone che vengono incarcerate, e non vengono applicati i diritti umani nei loro confronti, vivono in campi profughi vengono cacciati dai loro paesi perché parte di minoranze non desiderate. Sfuggono a guerre, povertà estrema. Anche nel vostro paese si fanno respingimenti. Ceuta e Melilla sono circondate da mura. I paesi europei sono disposti ad accogliere ma in numero limitato. Gli emigranti non arrivano solo via mare. Ne arrivano altri via terra, oltre a quelli che sbarcano in modo legale. In Italia al momento ne stiamo ospitando centodiecimila con accoglienza diffusa e il sistema è in difficoltà. Non sappiamo dove ospitare i prossimi Siamo attraversati ogni anno da circa quindicimila emigranti che attraversano il paese per entrare illegalmente in Francia, Svizzera, Austria. Attraversano i boschi nelle montagne, si nascondono nei tir pagano passaggi, si nascondono nei treni. Dormono per strada e vivono della carità delle persone. Nel sud Italia sono nate decine di baraccopoli di emigranti che lavorano per due euro l’ora nelle campagne. Non siamo i catalani superefficienti. Nel centro Italia cinque anni fa abbiamo avuto un terremoto che ha raso al suolo decine di paesi. Gli abitanti stanno aspettando che gli ricostruiscono la casa. Una proposta. Sappiamo che dietro la vostra ONG esistono imprenditori di successo. Perché non vi candidate per ospitarne un po’ in Catalogna? Anche voi fate parte fell’Unione europea.


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