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In Italia quasi 4.000 morti all’anno per incidenti stradali

Di Rocco Di Rella (---.---.---.26) 23 ottobre 2015 21:46
Rocco Di Rella

Gentile Dottor Borrello, lei sottolinea un problema di cui la classe politica vuole occuparsi molto poco. Ha messo in evidenza la lentezza con cui si sta tentando d’introdurre il reato di omicidio stradale e ha dato un numero: 3.721 morti in in Italia a causa d’incidenti stradali nel 2013. Nello stesso anno gli omicidi volontari sono stati 502 (in costante calo da decenni!). La politica e l’informazione si occupano pochissimo della prima categoria di morti e tantissimo della seconda categoria. Stamattina ascoltavo alla radio un signore, eccitato dai tanti che ci marciano e ci mangiano sui problemi di ordine pubblico, che invocava il diritto di potersi difendere come negli Stati Uniti. Questo poveraccio non si rendeva conto d’invocare un rimedio peggiore del male. Del più grave problema dei decessi stradali si occupano in pochi, perché non conviene farlo e non conviene sfidare gli interessi che andrebbero colpiti. La prima misura da adottare sarebbe l’obbligo del limitatore di velocità su tutti gli autoveicoli. Non l’adottano perché verrebbero colpite le case automobilistiche. E’ più facile prendersela con qualche povero disadattato che commette un omicidio che con potentissimi colossi industriali!


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