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Tre domande + 1 a Emma Bonino: Le donne afgane e la Sharia in Europa

Di mazzetta (---.---.---.241) 4 maggio 2009 18:30

 direi proprio di no, una sentenza emessa all’interno di un arbitrato non fa da precedente nemmeno nel diritto anglosassone

quanto alla "mostruosità", ricordo che ci sono parecchi paesi nei quali vige la Sharia senza che vi si dia corso a "mostruosità", l’equivalenza tra Sharia e fanatismo è una sciocchezza, anche perché non esiste un testo unico di diritto islamico e anche quella viaggia in coerenza con gli stili di vita locale. Ce ne sono di mostruosi e di meno mostruosi, ce ne sono anche di perfettamente assimilabili a quelli dell’Italia di qualche decina d’anni fa, starei attento prima di dare del mostro a destra e a manca, anche perché poi finisce che si pensa che sia legittimo far guerra ai mostri, un meccanismo che tutti dovrebbero avere ben presente

quanto al "nonostante tutto esiste il timore he le donne siano svantaggiate dall’applicazione della Sharia" andrebbe spiegato che non è un dubbio, semmai una certezza, ma trattandosi di legislazione volontaria e trattandosi di persone capaci di intendere e di volere (le donne musulmane in UK sono tutto fuorché delle dementi illetterate), si tratta pur sempre di una -libera scelta- da parte delle donne

ma dove Virginia ci ricasca (male) e nel citare "la condanna degli omosessuali" che non c’entra con il diritto civile e che in GB non è per niente possibile, essendo al contrario sanzionata rudemente in diversi modi, per non parlare del "matrimonio imposto", che trattando un diritto non disponibile nel diritto anglosassone non può certo dar vita a "contratti"sostenuti dalla forza del diritto britannico, l’arbitrato secondo la Sharia in questo caso non avrebbe alcuna validità, anche perché poi Virginia dovrebbe spiegare perché una donna dovrebbe accettare di sottoporsi a un giudizio secondo la sharia con il rischio di dover sposare uno che non vuole (la cosa comunque non esiste, era solo per evidenziare un vulnus logico grande come Gibilterra) 

come già ho fatto notare, l’applicazione dell’arbitrato avviene per mano del sistema giudiziario inglese, che non recepisce certo una sentenza che obblighi qualcuno a sposarsi


Il che continua a farmi pensare che tutto questo "sbagliare in una direzione sola" sia propedeutico al pubblicizzare una tesi precostituita, piuttosto che ad informare onestamente chi legge

resto sempre in attesa di un cenno di scuse per gli insulti raccolti in precedenza, poi se posso dare un consigli a Virginia, le suggerirei di scrivere di cose che conosce, o di temi che non mettano a rischio la sua lucidità e correttezza



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