Eccomi di ritorno, Fabio.
Se per lei non è un problema continuare la polemica per vent’anni, non lo è neppure per me.
> M5S portatore di valori di sinistra e UKIP invece di destra
Non ho alcun problema a definire l’UKIP "di destra". Questo non significa che bisogna mandarli al rogo, e non significa che è vietato parlare con loro ed eventualmente anche collaborare su temi condivisi e separarsi su temi discordi. Ho l’impressione che lei non riesca a uscire da uno schema destra-sinistra; lei vorrebbe una politica di "puri" di sinistra che manco parlano con gli altri (che sarebbero impuri) per paura di contaminarsi. Riguardo alla xenofobia dell’UKIP si potrebbe discutere; io non mi reputo xenofobo però c’è una grande distanza tra il dire "non voglio stranieri qui" e "venite tutti, c’è posto per tutti". Entrambe le frasi sono estreme, ma chiunque si piazzi in un punto intermedio è in qualche modo xenofobo. O forse realista.
Andrei anche piano nel dire che fra la "dirigenza" del M5S e la "base" ci sia una spaccatura riguardo agli immigrati. Chi crede nello spirito del M5S ha avuto la prova, almeno una volta, che i regolamenti sono stati applicati e hanno funzionato; si spera che vada sempre così perché l’idea di fondo non è che il capo decide per la base, ma il contrario. La lavata di testa con relativi titoloni sui giornali del tipo "la base sconfessa Grillo" è nata perché i deputati non avevano seguito il regolamento, non perché erano pro-immigrati mentre Grillo sarebbe contro. Poi, può pure essere che Grillo sia xenofobo; chi se ne frega, se non m’impone la sua idea ma mi permette di esprimere la mia.
> legga l’articolo di Giannuli ...
L’ho letto e l’ho trovato equilibrato. Io non capisco perché bisogna essere sempre "pro" o "contro" in toto.
> Riassumo:
> atteggiamento verso l’Euro: il M5s non ha una posizione
> definita oscillando fra uscita immediata (Grillo)
> ed trattativa e mediazione (Casaleggio).
A me la posizione non sembra oscillante ma molto stabile in un singolo punto che riassumo: "euro+Europa" non sono sostenibili dall’Italia. Se modificando l’Europa il tutto diventa sostenibile, bene, se no fuori dall’euro. E in ogni caso un referendum (indagine esplorativa, la chiami come vuole) non sarebbe sbagliato, su un tema così invasivo.
> punto 2 ostilità all’Euro e uscita dalla Ue: il M5s non ha
> chiarito la sua posizione in merito.
Vedere il punto 1; con l’aggiunta che l’Europa così com’è non va bene; occorrono politiche comuni anche su immigrazione, politica estera, difesa, finanza, fisco eccetera.
> il M5s ha registrato, in passato, Grillo ostile alla
> concessione di diritti agli immigrati, ma "la base"
> si è schierata su posizioni opposte.
Ripeto: il contendere era l’iniziativa unilaterale dei deputati in dispregio delle regole.
> 4 caratterizzazione prevalentemente antiliberista, ma con
> diverse contraddizioni.
Le contraddizioni sembrano tali perché molti sono troppo estremisti, sullo stile "o sinistra o destra - non c’è nient’altro".
> Quindi chi vota M5S che cosa vota ?
Vota un programma scritto chiaramente in punti e, nelle parti in cui questo programma non è definito, si affida alle votazioni on line. E’ già successo a proposito della cancellazione del reato di clandestinità. Ora capisco che possono essere mosse critiche a questo sistema di votazioni on line, perché lei asserisce che non si sa che cosa accade nelle sale della Casaleggio Associati. Posso dire che, almeno in un caso, la votazione è stata certificata da un organismo terzo, internazionale, specializzato e famoso di cui non ricordo il nome. Poi non mi sono più posto il problema - al momento io, personalmente, non lo trovo pressante. Ma non solo: chi vota M5S vota per non avere soldi che girano in politica, vota per la democrazia diretta e per un massimo di due mandati per gli eletti, vota per avere un parlamento pulito e per togliere i contributi all’editoria e altro ancora (non intendo fare copia+incolla del programma).
Cordiali saluti,
Gottardo