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Suggerimento a Beppe Grillo per non fare affondare il M5S

Di (---.---.---.43) 6 marzo 2014 19:39

EVIDENZE >

Un governo di coalizione è punto di incontro-equilibrio tra forze concorrenti o perfino alternative. Trattasi di “impegno politico” tra contraenti che viene messo alla prova da una realtà in costante evoluzione, mutevole e quindi imprevedibile. In qualsiasi momento fattori di varia natura possono incidere sugli obiettivi e gli interessi di una o più forze di sostegno al governo fino a “minare” le originarie ragioni d’intesa.
Non esiste “impegno politico” che può costituire una “garanzia” di durata predeterminata.

Ergo.
Una legge elettorale che si applichi solo alla Camera non può che essere subordinata alla preventiva abolizione del Senato. Rinviarne l’entrata in vigore in termini di mesi (12, 18, ..) non ha alcun senso.
Per 2 fatti innegabili.

Al di là della volontà politica, nessuno può garantire l’arco temporale di compimento di una riforma Costituzionale in ballo da anni.
Così come nessuno può garantire che ci sia un governo in carica e la relativa necessaria maggioranza fino a quando non sarà abolito il Senato.
Tornare alle elezioni significherebbe adottare 2 sistemi elettorali differenti, se non incompatibili.

Conclusione.
Pervenire in tempi rapidi alla riforma del Senato è la priorità “assoluta”. La riprova di una coerente “volontà” politica. Di conseguenza una nuova legge elettorale diverrebbe ineludibile.
Nel frattempo, se necessario, dare applicazione alle “indicazioni” della Consulta sarebbe la soluzione “meno problematica”.
In politica, come nella vita, si procede solo andando Avanti con metodo


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