Si vuole far passare per forza fra i cattivi gli artigiani, commercianti, etc. quando all’epoca
della incorporazione da parte dell’ INPS del fondo dei suddetti, si portò nelle cassa un attivo
di 6.000 miliardi di lire. Questo considerando che all’epoca si pagavano aliquote più
basse, ma che alla fine si traducevano in assegni più bassi per queste categorie.
L’odierno accorpamento dell’INPDAP non sembra aver portato lo stesso contributo.
Senza contare il fatto che la categoria degli artigiani etc. non può contare su nessun ammortizzatore sociale (cassa integrazione etc.) i quali pesano ugualmente sul bilancio INPS