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Lettera aperta ai dissidenti non "talebani" del M5S

Di (---.---.---.181) 25 giugno 2013 00:48

So bene che in America va a votare una minoranza degli aventi diritto, non sono affatto innamorato ne del sistema Americano (tutto accentrato su una sola persona) nel di quella democrazia piena di contraddizioni. Dico però se il principio vale per il mio condominio la metà più uno ha ragione, pur condividendo buona parte del suo ragionamento, allora si poteva riconoscere la vittoria se pur esigua a Bersani.

Per quanto riguarda le cose proposte in parlamento (molte citate da lei) non voglio credere che sia così ingenuo per non comprendere la differenza tra l’appoggio esterno se fosse nato un governo Bersani, e la attuale situazione con il M5S a l’opposizione.
Viviamo in un paese malato da tempo, con un personaggio che condiziona da vent’anni la vita politica e non solo del paese.
Credo personalmente che si sia persa una occasione storica, quella per la prima volta nella storia della repubblica di aver portato nelle istituzioni comuni cittadini senza l’appoggio degli apparati partitocratici a rappresentare altri comuni cittadini. I fatti di questi giorni hanno detto però che i problemi ci sono anche nel Movimento. La saluto e la ringrazio per la sua gentile discussione. 

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