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Il grillismo spiegato ai deficienti (parte 1)

Di Isegoria (---.---.---.230) 4 maggio 2013 21:47
Isegoria

A parte che il linguaggio è volutamente "banale" in quanto rivolto a "deficienti". Se tu non fai parte dei deficienti che chiacchierano di M5S fascista buon per te, ma ti assicuro che ce ne sono a bizzeffe. 


Grillo è certamente autoritario, in tv come nei giornali. 
Nella realtà invece non lo è. Se lo fosse, perderebbe la sua base (e metà dei suoi voti) domani stesso. Ciò non toglie che, da persone intelligenti, possiamo legittimamente sospettare che le votazioni online vengono pilotate. 

Dobbiamo quindi parlare di una dirigenza (Grillo/Casaleggio) che decide aldilà dell’esito delle votazioni online. Un po’ come quell’altra dirigenza (D’Alema/Letta) che decide aldilà dell’esito delle primarie (come ammesso da Barca, che nel suo documento ha definito le primarie una "simulazione democratica"). 
Il confronto Grillo-Berlusconi non regge, perchè i "grillini" sono anomici per costituzione, la debolezza del M5S è proprio questa, la sua liquidità.

Sul resto noto che sei affetto dall’allarmismo mediatico sul M5S. Un altro esempio di disinformazione sono le espulsioni. L’espulsione è una sanzione classica della "disciplina di partito". Partiti senza espulsioni non sono mai esistiti. Di questo si parlerà meglio nella parte 2, nel capitolo "democrazia diretta" (che naturalmente nel M5S non c’è).

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