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Aaron Swartz era come me

Di (---.---.---.86) 24 gennaio 2013 18:01

www.robertomigno.it

Non conoscevo Aaron Swartz, anzi, non ne avevo mai sentito parlare, nonostante che il Suo talento avesse regalato al mondo intero tante scoperte, che ci aiutano nella quotidianità .

La morte di questo povero ragazzo americano, mi permetterà di far sapere al mondo intero, attraverso la Rete, quello che avviene nel nostro Paese Italia che, un tempo, era la Patria del diritto.

Io non ho mai violato alcuna cassaforte informatica, avevo solo posto un “link” ad un sito, di una candidata alle elezioni amministrative del mio Comune, Greve in Chianti, Firenze, Italia. Un presunto reato, quindi, per il quale nessuna persona al mondo era stata finora giudicata, niente di più pericoloso. Eppure, come lei, sono stato processato per diffamazione aggravata , un reato, perseguito in Italia con una condanna significativa che, tuttavia, non aveva e non ha, niente a che vedere con quella che avrebbe potuto subire il giovane Aaron Swartz: per la legge americana rischiava una condanna durissima.

Spaventato da questa spada di Damocle che pendeva sulla sua testa, il giovane talento, con tantissimi “amici internauti”, ma profondamente solo e depresso, ha preferito suicidarsi ed io, che ho vissuto e sto vivendo sulla mia pelle, un dramma infinitamente minore, ma con l’esperienza dei miei 64 anni, lo comprendo perfettamente. Non c’é cosa peggiore, non c’é niente di più deprimente, che essere processati ed eventualmente condannati, per azioni commesse per il bene di tutti.

Ricorderò sempre questo giovane ragazzo, dalla faccia e dall’anima pulita, perché la Sua morte é quasi coincisa con la mia sentenza e mi ha molto turbato; voglio quindi dedicare a Lui la mia grande sofferenza.

Sul sito internet dedicato ai numerosissimi ricordi, di amici e sconosciuti (http://www.rememberaaronsw.com/), ho letto un post bellissimo che mi piace ripetere e condividere: “Rest with the angels Aaron till we meet again. May God comfort your family and friends”.

Anche io voglio dare il mio contributo in Suo ricordo ed oltre a questo mio pensiero, renderò note le motivazioni della mia sentenza, nelle sedi più idonee ad iniziare da #Pdftribute .

Finché avrò vita, seguiterò a battermi per la libertà della Rete, per la libertà delle idee, per la trasparenza di tutti gli atti che riguardino una pluralità di persone e per denunciare, sempre e comunque, qualsiasi tipo di ingiustizia, o di reato.


Roberto Migno



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