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Taranto, morire di cancro o morire di fame: ma chi ha firmato questo disastro urbanistico?

Di (---.---.---.50) 17 aprile 2012 12:14

Per piantare 20 Km quadrati di alberi ad alto fusto al posto dello stabilimento sarebbe necessaria una bonifica del terreno per decine di metri di profondità,un lavoro a dir poco colossale e fantascientifico per costi ed applicazioni e che richiederebbe anni.....

...e poi, tutto l’acciaio presente negli impianti, le gomme dei cavi elettrici e l’amianto che sicuramente è ancora presente, dove lo si manda? Si tratta di milioni di tonnellate di materiale inquinato da decenni di produzione, neanche l’INDIA o la CINA lo prenderebbe...ci sarebbe lo spazio cosmico, già inquinato da relitti di satelliti pronti a caderci in testa e,pagare spedizioni spaziali con astronavi non è come pagare il camion della nettezza urbana....

Pensiamo a risolvere la questione ambientale e occupazionale in sinergia tra loro con proposte serie e fattibili, i sogni non servono,purtroppo,a nessuno.

Ciao


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