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"Svuota - carceri", i pro e i contro di un decreto legge

Di (---.---.---.164) 11 febbraio 2012 12:10

Si e’ sempre affermato che il grado di civilta’ di una Nazione si misura anche dalla civilta’ e dalla vivibilita’ delle carceri, conseguentemente dalle relative condizioni della vita che si deve trascorrere senza altre alternative in queste strutture di accoglienza le quali dovrebbero essere di rieducazione per il reinserimento nella maggior parte dei casi di coloro che hanno commesso un delitto nella societa’.

Sappiamo essendone ben a conoscenza da quell’ informazione di stampa e televisiva che da tempi remoti le nostre carceri non rispondono nemmeno minimamente a quei requisiti di tollerabilita’ e di vivibilita’ per le quali ogni persona che diventi detenuto viene per legge costretto a vivere.
Il decreto del Ministro Severino chiamato decreto svuota carceri e’ un mezzo per diminuire quegli affollamenti da sempre noti nella maggior parte delle carceri italiane.
 Quelle condizioni del diritto alla vivibilita’ anche per i detenuti deve essere messa in pari sulla bilancia a quell ’obbligo verso lo Stato e la societa’ per il quale si debba scontare quella pena carceraria.
Tale decreto come sappiamo approvato alla Camera con una maggioranza anche se non proprio eclatante fara’ in modo che chi per alcuni delitti non rientranti in quelli della pericolosita’ sociale sancita da alcuni articoli del nostro codice penale debba scontare gli ultimi 18 mesi possa terminare quel suo debito con la giustizia e la societa’ agli arresti domiciliari.
Questa norma  definita da qualche partito politico come la lega come svuota carceri con quelle solite proteste accompagnate dai soliti epiteti dei quali ormai ben siamo a conoscenza come quel modus operandi politico di tale l partito non puo’ assolutamente essere considerato tale anche perche’ pone dei limiti inderogabili al tipo di delitto per la pena che si sta scontando.
La civilta’ di una Nazione in particolar modo di una Nazione che appartiene a quell Eurozona e che deve obbligatoriamente adeguarsi a quelle norme Europeee non poteva piu’ permettere tali condizioni inumane di vivibilita’ carceraria di molti detenuti nelle carceri italiane.
Certo il decreto Severino lungi dall’ essere quella soluzione definitiva a quel male cronico per il quale ben altre strade dovrebbero essere intraprese come quelle di creazione di nuove strutture penitenziarie,tali sono di difficile soluzione per gli alti costi in particolare in questo momento.
  Tale scelta con la fiducia della Camera di cui all’ approvazione risulta il modo piu’ semplice e nello stesso tempo efficace per la riduzione di molte migliaia di detenuti nelle nostre carceri.
 Riduzione che permette di invertire quel trend di cronicita’ di sovraffollamento anche se non sicuramente portare a quella normalita’ o pseudo tale prevista da norme in tale senso quella capienza tollerabile,in di gran lunga superata in molte carceri.
 Chi ha gridato allo scandalo per l’approvazione di tale decreto invocando qulle pesudo paure di riportare fuori dalle carceri molte persone sottoposte a quella pena che potra’ essere terminata al proprio domicilio dovrebbe scandalizzarsi per quelle condizioni di detenzioni note per le quali molte proteste anche da associazioni e da partiti politici si son levate.Tali condizioni come sappiamo devono essere regolate anche da quelle politiche di Governo ed ad oggi cosa e’ stato fatto in tale senso o che azioni intendeva intraprendere almeno sulla carta chi grida allo scandalo?
Lo scandalo non e’ quello che si vorrebbe far credere ma e’ quello che e’ materiale e concreto,quello che vediamo dai nostri occhi e le condizioni delle nostre carceri parlano da sole,anche questo fa’ parte di credibilita’ e affidabilita’ di una Nazione. 
Cordialita’ e saluti   
[email protected]                                                Antonello Laiso
                                                                         
                                                                     

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