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Lesbiche e gay in Tunisia: fra forzata ipocrisia e amara disillusione

Di (---.---.---.242) 25 novembre 2011 15:46

Ciao Patrizia
mi fa piacere leggerti.
Credo che si possa ancora fare molto per una Tunisia laica, sufficientemente laica. (Anche qui in Europa la laicità è lontana. Non dobbiamo dimenticare i privilegi concessi dalla repubblica italiana alla chiesa cattolica).
Nelle elezioni per la assemblea costituente gli islamisti (che qui in Italia sono considerati islamisti moderati) hanno avuto la maggioranza relativa dei seggi, ma non quella assoluta. Quindi se i gruppi laici, che fin qui si sono presentati divisi, si alleassero, si potrebbe ottenere una costituzione sufficientemente laica.
Il radicalismo islamico mi sembra una risposta al neo colonialismo occidentale, alle condizioni di miseria in cui si vogliono respingere le popolazioni arabe e alla "guerra di civiltà" scatenata dall’occidente.
Noi, sinistra europea, dovremmo essere capaci di starvi vicino per fare da ponte fra le due sponde del Mediterraneo.


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