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La lezione del fascismo e la ripetizione berlusconiana

Di Sergio Giacalone (---.---.---.18) 11 novembre 2011 12:45
Sergio Giacalone

Condivido Daniel, la tua è un analisi lucida, coraggiosa (tocca ancorta dirlo, ahimè, in questo paese ancora riccoi di sepolcri imbiancati) e ineffabilmente vera. Purtroppo la peggiore Italia di oggi è proprio il frutto dei gravissimi errori compiti nel delicato passaggio fra fascismo e libertà, primo fra tutti l’abolizione della forma monarchica di stato, intimamente legata alla nascita dell’Italia e per ciò stesso linfa vitale per il nostro spirito nazionale e l’orgoglio dell’ appartenenza. Perchè è vero che il fascismo con la guerra aveva esaurito il suo ruolo storico ed andava rimosso. ma si doveva fare come con le masse tumorali, salvaguardando il tessuto buono sottostante. Invece così non fu. la truffa referendaria che portò alla repubblica rese necessario, affinchè la repubblica stessa sopravvivesse, quel gravissimo colpo di spugna sul nostro recente passato che ci rese un popolo senza storia con le conseguenza che ancora oggi paghiamo: servivano nuovi falsi eroi (i partigiani e i partiti politici) e un facile capro espiatorio (Casa Savoia). Non fu difficile a chi era riuscito a raggruppare nelle proprie mani le leve del potere alterare in tal senso la realtà, al punto da stravolgerla, perpetrando questo misfatto durante i due decenni successivi, al punto da farci definitivamente smarrire e ridurci al popolo senza radici e dunque senza stimoli che oggi siamo diventati. Grazie, Daniel, per averlo ricordato così efficacemente.
Sergio Giacalone


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