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La controversa questione della Tav in Val di Susa

Di Geri Steve (---.---.---.202) 2 luglio 2011 15:20

Complimenti all’autore per l’ottimo ed equilibrato riassunto della problematica e delle diverse posizioni.

Non condivido pero’ la conclusione: l’esistenza di una lobby dei lavori pubblici e’ innegabile; che alla lobby interessi soltanto accaparrarsi gli appalti e lucrarci il piu’ possibile, fottendosene della qualita’ e dell’utilita’ dei lavori, e’ altrettanto innegabile. Che per questi motivi tutte le grandi opere e tutti i miglioramenti infrastrutturali siano da accantonare, mi sembra del tutto sbagliato e autolesionista.

Io non vedo proprio perche’ la realizzazione di grandi opere, se utili e ben progettate (quindi escludendo casi tipo il ponte sullo stretto) sia da mettere in contrapposizione ad una buona manutenzione del territorio e alla consultazione dei cittadini.

L’amianto e l’uranio sono materiali che possono essere benissimo estratti e stoccati con le dovute cautele, e le popolazioni interessate hanno il pieno diritto di preoccuparsene (io mi preoccuperei), perche’ spesso in italia le regole non vengono rispettate. Ma questi non mi sembrano affatto buoni motivi per una posizione aprioristicamente no-TAV.

Va considerato che la TAV e’ l’alternativa realistica all’aereoplano, che gli aereoplani inquinano moltissimo (anche se non si nota, perche’ distribuiscono il loro inquinamento su larga scala) e che e’ improbabile che si realizzino aeroplani che non utilizzino combustibili fossili, che non soltanto inquinano, ma che verranno anche a mancare.

L’avere o il non avere un buon collegamento TAV sara’ una grossa discriminante fra luoghi appetibili perche’ ben serviti e luoghi tagliati fuori dal progresso, cosi’ come sta accadendo oggi per la connessione internet a banda larga, che e’ uno dei motivi per cui l’Italia sta scivolando fuori dal mondo civile.

A me sembra che respingere oggi la TAV sia una grossa cattiveria nei riguardi delle generazioni giovani e future.

Geri Steve


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