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Testamento biologico ed eutanasia

Di pv21 (---.---.---.227) 7 marzo 2011 17:44

Accanimento dogmatico >

Nei casi di SVP la scienza medica può svolgere ad oggi solo un ruolo di osservazione ed analisi. Ogni intervento esterno, ogni azione possibile è confinata alla “cura” dell’organismo per il mantenimento delle funzioni vitali. Uno stato di “vitalità corporea” che può durare settimane,mesi od anni.

Quando la mente (coscienza) è latente, se non di fatto assente, non esiste una qualche “qualità” di vita umana da salvare (sacralità) o da concludere (eutanasia).

La “pietas” non può travalicare la consapevolezza della “inscindibilità” ed il valore escatologico della “caducità” della persona umana.
Non c’è “pietas” in una “segregazione forzata” (a tempo indeterminato) del “flatus” divino dentro le sue spoglie mortali.

Non è “cura” mantenere la semplice idratazione e nutrizione artificiale fino alla inevitabile consunzione di un “corpo vivente”.
I progressi della scienza non devono mai alterare l’equilibrio tra Medicina e Dignità umana


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