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La regione più povera d’Italia fa guadagnare miliardi di euro all’ENI

Di Mauro Miccolis (---.---.---.6) 2 marzo 2011 17:27
Mauro Miccolis

Gentile Sig. Rocco,

da questo nostro botta e risposta mi sembra evidente la diversa concezione di ricchezza di una regione, che io e lei abbiamo. Lei si basa sulla valutazione di indicatori economici, che come ho più volte sottolineato nascondono molti aspetti e non garantiscono il benessere di una regione e della sua popolazione (ad esempio non è valutato lo stato di salute dell’ambiente). Per quel che mi riguarda, la Basilicata potrebbe avere il PIL più alto del mondo, ma se il flusso di denaro finisce nelle tasche di poche persone e al resto della popolazione miseria, tanta, che è necessario emigrare, mi scusi se insisto per me la Basilicata rimarrebbe la regione più povera d’Italia, ed uno dei motivi per cui ai miei occhi sembra più povera, è che è depredata dai ricchi.
Circa il punto 2 : Le royalties pagate alla regione sono stimate al 7% dei prezzi di mercato di cui solo il 15% va alle amministrazioni locali. L’Eni afferma che alla fine del 2007 ha speso 368 milioni di euro, con una produzione lorda del valore di circa 5,2 miliardi di euro. La convenienza è spudoratamente palese e i lucani non ne beneficiano affatto. In compenso perdono la salute e il territorio. Le royalties in Libia sono al 90%, Norvegia 80%, Canada 60%. In Italia al 7% su terraferma e 4% in mare. In più se viene estratto gas o petrolio sotto un determinato volume massimo, non si paga assolutamente nulla. Se il petrolio,invece che in Basilicata, fosse in Lombardia, le assicuro che le royalties sarebbero di tutt’altra entità.

Cordialmente Mauro Miccolis

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