Oggi, su un qualsiasi post che parla dell’Egitto su fb, twitter eccecc, di persone che fanno il raffronto tra egitto e italia ne troviamo a migliaia.
purtroppo è facile, ora, fare tale paragone: gli egiziani si sono ribellati, gli italiani no. quindi loro sono meglio di noi, e noi, per l’appunto, facciamo schifo. questo è il pensiero diffuso.
secondo me, un ragionamento di questo tipo è di una superficialità e banalità assurda. partendo dal presupposto che noi "italiani" (inteso come popolo) l’ultima lotta l’abbiamo fatta neanche 60 anni fa (Resistenza) e li non si scendeva in piazza a manifestare, ma si sparava contro i soldati (44.700 morti), si deve considerare che i grandi Egiziani, gli insegnanti che adesso ci dovrebbero illuminare su come si fa una protesta, una rivolta, hanno impiegato ben 30 anni a cacciare il loro dittatore, che è un vero dittatore.
questo vuol dire che le rivoluzioni avvengono quando le condizioni storiche, politiche, sociali, culturali sono tali da permetterlo e quando il popolo prende coscienza di ciò.
non cadiamo nella tentazione di fare paragoni, che non significano nulla, se non quanto non conosciamo la storia. A me questo fa schifo degli italiani: la nostra capacità di corrompere tutto, anche i grandi valori, fino a farli diventare scempiaggini.
«Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione. »Calamandrei