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Attraversare lo Stretto: un inferno quotidiano

Di Asterix (---.---.---.197) 3 dicembre 2008 12:44

inoltre c’è da considerare che bluvia è una divisione di rfi s.p.a. che, anche se a capitale pubblico, è sempre una società che risponde al diritto privato: il che significa che l’obiettivo primario, per legge, non è la garanzia di un servizio ottimale per i cittadini, ma il conseguimento dell’utile.
se poi si considera che
1) rfi è anche azionista della stretto di messina spa, la società interessata alla costruzione del ponte, ed in passato si era impegnata in una convenzione a "girare" i fondi per il traghettamento pubblico a favore della società del ponte;
2) c’è in atto una lenta ma progressiva dismissione di quello che è l’attraversamento pubblico, in favore da una parte dei vettori privati, dall’altra della chimera ponte: il caso segesta è il caso più eclatante di tutta una serie di piccoli incidenti dovuti alla riduzione sia degli investimenti nella flotta che degli stessi posti di lavoro;
3) tutti gli investimenti, quelli fatti e quelli non fatti, seguono la logica del ponte; la stessa rfi invece non investe con l’alibi del ponte.
la cosa non puzza un pò?


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