Don Abbondio: "Il coraggio, se uno non ce l’ha, non se lo può dare. "
Non ci sono scuse ma solo bassezze e mancanza di professionalità e deontologia.
Renzo Riva
COMUNICATO
STAMPA
Un
primo passo per contrastare il cancro delle rinnovabili.
Il
Sottosegretario all’Ambiente Roberto Menia annuncia tagli dal
prossimo anno.
Ringraziamo
il quotidiano “Affari Italiani”, la prima testata di peso che ha
ripreso un nostro comunicato, pubblicando integralmente la nota del
Cirn di giovedì 19 agosto 2010 . Altri segni, sia pur timidi,
di attenzione giungono dal Governo. Il Sottosegretario all’Ambiente
Roberto Menia ha reso noto all’incontro sul tema “Altro che
Kyoto, qui ci vuole un carico di energia”, svoltosi nell’ambito
di “Cortina InConTra”, che sono in programma le prime
decurtazioni alle generose regalie di cui godono le rinnovabili, che
uccidono con le metastasi del miraggio di fatui posti di lavoro
l’economia sana e produttiva.
(Roma
24 agosto 2010 )
- Il Comitato
Italiano per il Rilancio del Nucleare
osserva con soddisfazione
che il silenzio stampa, una
sorta di morte civile che
sinora lo ha contraddistinto, comincia a venire incrinato. Il primo
quotidiano online “Affari
Italiani” ha
ripreso integralmente (vedere pagina web
http://www.affaritaliani.it/economia/nucleare_cirn19082010.html)
una nostra nota del 19 agosto 2010 . Tra i commenti quello di Rinaldo
Sorgenti,
Vicepresidente di
Assocarboni e Vicepresidente della Stazione Sperimentale per i
Combustibili, che ci
ringrazia per avere citato un articolo a sua firma (vedere pagina web
http://www.mediterraneonline.it/2010/02/22/l%E2%80%99avversione-al-carbone-nasce-da-cattiva-informazione/),
che a noi era apparso emblematico e significativo per il modo chiaro
e diretto in cui vengono messi in evidenza, in particolare in
relazione al Protocollo di Kyoto, i danni che una cattiva
informazione in materia energetica ha causato all’Italia e continua
a causare alla nostra economia. Alla cosa si aggiunge l’inadeguatezza
dei delegati italiani.
Altro
motivo di soddisfazione per il Cirn è che il
Governo sembra
orientato a recepire, almeno in parte e sia pure progressivamente, le
sue richieste di estirpare dal sistema energetico il cancro delle
fonti cosiddette rinnovabili, che trovano brodo di coltura per
proliferare nei virtuali posti di lavoro ecoassistiti a scapito
dell’economia reale e produttiva, che viene strangolata dai
proibitivi costi del chilowattora prodotto loro tramite. Questo
nonostante l’orientamento diffuso della generalità della
stampa nazionale, a cominciare da Ansa
e dalle sue edizioni
specializzate che tratteremo in particolare a seguire nelle
considerazioni conclusive di questa nota, che ad essere costoso sia
il nucleare e non viceversa.
L’incompetenza
di chi fa informazione in campo energetico è l’aspetto più
grave di una generalizzata incultura degli operatori
dell’informazione, di cui si rende conto lo stesso Ordine
professionale, che ha
intrapreso varie iniziative per contrastarla.
Tra
gli Ordini
regionali che
sentono di più il problema, quello
del Lazio che,
nella discrezionalità interpretativa di una legge ordinistica
ormai superata dai tempi, è riuscito a fare introdurre la
norma, sancita da una Delibera
del Consiglio nazionale,
di un esame di cultura preliminare all’accettazione della domanda
per l’iscrizione quale giornalista pubblicista.
Il
Segretario
del Cirn Giorgio Prinzi,
che tra l’altro è giornalista pubblicista da vecchia data,
ha avuto occasione di assistere ad uno di questi esami, superato da
un candidato brillante e preparato. L’ingegner Prinzi
nel riconoscere che di
fronte a quel tipo di esame avrebbe potuto avere qualche difficoltà,
esprime invece la certezza che, qualora fosse stato lui
l’esaminatore, probabilmente sarebbero stati dichiarati inidonei
sia il candidato che gli esaminatori, verosimilmente non in grado di
rispondere, nonostante la loro profonda cultura in altri campi, alla
banale domanda di quale sia la differenza
tra chilowatt e chilowattora,
omologa in campo energetico a quella di quale sia la differenza tra
vocali e consonanti in linguistica.
Altrettanto
banali, ma probabilmente tali da far fare scena muta a persone di
cultura medio elevata, quelle che l’ingegner
Giusto Buroni del Cirn Lombardia propone
come test nei contradditori con interlocutori dalle propensioni
talebane ecoambientaliste: 1)
Quanto consuma in un anno (in kWh) una lampadina da 40 W che resta
accesa in media due ore al giorno? 2)
Sapendo che un metro quadrato di pannello solare fatto bene permette
una potenza di picco di 120 W, quanti kmq di territorio bisogna
coprire, purtroppo, con pannelli solari, per avere 30 inutili MW di
picco? 3)
Sapendo che una lampada a basso consumo ha una potenza luminosa
cinque volte maggiore di una lampada a incandescenza, quanti kWh in
un anno si risparmiano sostituendo tutte le vecchie lampadine di casa
(800 W) che restano accese mediamente due ore al giorno?
Come
sarebbe andato a finire un ipotetico esame di questo genere, che il
Cirn assicura essere di una banalità estrema dal punto di
vista delle più elementari nozioni tecnico scientifiche? I
bocciati da Prinzi avrebbero presentato ricorso
al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti,
che lo avrebbe accolto perché svolto in maniera non conforme
al programma stabilito.