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Desertec. Energia dal sole o nuova colonizzazione

Di Debris (---.---.---.42) 31 ottobre 2009 07:15

 Mi sembra che in Italia NON si parli di Scienza e di sue applicazioni da nessuna parte...Salvo nella Comunarda Repubblica! E su Rai 3 ?? Del giacimento di energia geotermica - sfruttabile al largo della Sicilia,sotto la costa palermitana...sentì parlare una sola volta,e per caso...su Rai 1 ( Incredibile) Non si discute mai di quel che accade all’estero.

Secondo,il Ghibli - oh terrore! -soffia anche sulla costa ?? - No per saperlo perchè ho visto le mappe dei tedeschi...non è che gli impianti stiano tutti e ciascuno nel bel mezzo del deserto!!
Inoltre dati i soldi che porta - davvero - si possono operare misure di prevenzione...
La vera obiezione sarebbe sul trasporto dell’energia e la dispersione invece,ma anche li l’energia generata è enorme!!
Quel che mi stupisce...dell’articolo...siamo sicuri che il progetto sia "Pronto" ?? Io sapevo che gli accordi erano firmati a luglio..
 http://www.unonotizie.it/6181-proge...
Da notare che esisterebbe anche una versione avanzata - con Pale Eoliche ed sistemi che traggono energia dalle maree - ed da ricordare come tutti questi progetti vanno integrati all’avanzato sistema di Grid Electric in corso di realizzazione nel mondo da diversi anni...

 PATRIZIA FELETIG ha scritto un articolo per Affari e finanza di Repubblica settimane fà ne traggo un pezzo....
 
Le smart grid costituiscono il salto tecnologico strategico per realizzare una nuova governance della filiera dell’elettricità in un’ottica di risparmio e affidabilità. Con le smart grid si superano gli ostacoli alla diffusione dei piccoli impianti a fonti rinnovabili (eolici, fotovoltaici, biomasse) accusati di scarsa affidabilità per la loro scarsa potenza ma anche per la loro discontinuità produttiva che dipende da fattori meteo. Questi impianti, è l’accusa, sottopongano la rete elettrica a elevati livelli di stress a causa degli sbalzi di tensione e frequenza. E proprio questi problemi ora saranno superati.
Le nuove reti aggirano le rigidità strutturali delle reti tradizionali pensate per trasportare passivamente kilowattora da grandi centrali allacciate in alta tensione agli utenti finali. La chiave di volta è che queste reti "intelligenti" permettono di assorbire e compensare i flussi di energia generata da qualsiasi punto venga prodotta e trasferirla (su scala nazionale, continentale e anche oltre) in altre aree.
Il concetto di smart grid non è nuovo ma l’ingente impegno finanziario, nonché una lunga serie di residue regolamentazioni nazionali e di incertezze legislative ne hanno finora ritardato l’applicazione. Lo scenario sta cambiando. Diversi governi, sotto la pressione dei target di efficienza energetica e incoraggiati dall’idea di riavviare l’economia con investimenti in tecnologie cruciali per il futuro del pianeta, varano dei progetti in questo ambito. Nel piano di incentivi economici dell’amministrazione Obama vengono destinati a questo fine 4 miliardi di dollari. In Euripa c’è il piano Address, un progetto di 1,2 miliardi di euro cofinanziato dall’Ue che vede impegnato un consorzio di 25 tra aziende, centri di ricerca e università con Enel come capofila. Proprio all’Italia è stato assegnato, durante i lavori del G8 dell’Aquila, il compito di stilare l’agenda per un piano di implementazione di reti intelligenti in Europa e presentarne i risultati al prossimo vertice Onu sul clima a fine anno a Copenhagen.


 Anche Australia, Canada e India si muovono e la Cina ha in programma la riconversione della sua rete entro il quinquennio. Secondo Livio Gallo, direttore della divisione Infrastrutture e Reti dell’Enel, tra 20 anni la torta del business legato alle smart grid varrà 110 miliardi di euro da spartire tra gestori, costruttori e progettisti.
Il beneficio più immediato sarà la riduzione degli sprechi e dei blackout. Oggi per cause tecniche e furti la rete disperde il 10% della potenza trasmessa e distribuita nei paesi occidentali, quota che sale fino al 50% nelle megalopoli dei paesi emergenti. I consulenti del Brattle Group monetizzano in 227 miliardi di dollari l’impatto economico delle reti intelligenti per il mercato statunitense nei prossimi 40 anni.


Un video in Inglese

 http://www.youtube.com/watch?v=e0P8...

Buona giornata.

P.s. E’ una forma di nuova colonizzazione,in parte si,in parte si.
 


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