Tra carcerati, pregiudicati e loro familiari si mette insieme una bella fetta di elettorato, nella quale Pannella da molto tempo pesca voti. Con i suoi ridicoli scioperi della sete ha aperto la sua campagna eletorale. Uno sciopero della sete così prolungato se fosse vero avrebbe già dovuto portarlo alla morte diversi anni fa quando ha cominciato con queste bagattelle. E invece è sempre vivo e vegeto e succhia finanziamenti pubblici per la sua radio radicale.