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Commento di Federico Pignalberi

su Esami di riparazione: caos nelle scuole


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Federico Pignalberi 19 maggio 2009 18:16

Sono pienamente d’accordo: il principio non era sbagliato. Tutti sanno che la storia che hai raccontanto fa parte dell’ordinaria amministrazione di qualsiasi scuola. Spiace che ti sia diplomato così tardi, troppo per assistere alle interrogazioni a luglio degli esami di riparazioni, che non risolvono affatto il problema. Ho assistito personalmente a interrogazioni tragicomiche in cui lo studente si sceglieva la domanda e poi, magari, non sapeva rispondere neanche a quella. Voto: 7. E’ anche vero, tuttavia, che i professori, da comuni mortali, erano ben consapevoli che nessuno avrebbe potutuo recuperare in un solo mese tutto quello che aveva perso in un anno. 
 
La normativa, così com’è, serve a poco e crea soltanto confusione. Ma il problema è di facile soluzione. Basterebbe un decreto legge, di quelli che ormai sono di uso comune per qualsiasi cosa voglia fare il Governo. Ne basterebbe uno di un solo articolo: <<E’ abrogato l’articolo 75, comma 2 (quello che limita lo svolgimento di esami e scrutini nei mesi di settembre a giugno) del Testo Unico approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297>>. Fine, tutto qui. Ma che ci vuoi fare, è troppo semplice.


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