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Commento di Attilio Runello

su Gli israeliani mattatori alla fiera delle armi tecnologiche a Roma


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Attilio Runello 29 ottobre 2024 22:30

Le persone comuni vorrebbero che si isolasse lo stato "cattivo" che intraprende conflitti nei confronti di altri paesi o altre popolazioni. Lo si isola se non si vendono armi, se non si hanno collaborazioni scientifiche con le università di questo paese, oppure con le sanzioni. Tutto quello che esce da questi schemi non lo si comprende. Ed è per questo motivo che spesso su alcuni argomenti si pone il segreto di stato o si evita di parlarne. Si lasciano le informazioni agli addetti ai lavori. Questo nel mondo occidentale. E delle Nazioni Unite che cosa si trasmette maggiormente? Si parla principalmente delle agenzie che si occupano di aiutare i rifugiati, i bambini, la cultura, si parla della Fao, che vorrebbe assicurare cibo a tutti. Si parla delle tante dichiarazioni sui diritti umani. Poco si parla del Consiglio di sicurezza chiamato a risolvere le controversie come quella che c’è in Mediooriente, dove cinque paesi hanno un seggio permanente ( e gli altri no) e hanno il potere di veto ( e gli altri no). Poco si parla anche delle produzioni di armi e della loro vendita. Poco si parla anche delle ricadute, a volte positive, sulla società civile. È sotto gli occhi di tutti che in ambito della sicurezza cibernetica abbiamo grossi problemi. E forse da questa fiera gli addetti ai lavori possono fare progressi. Anche perché Israele sembra essere abbastanza avanti.


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