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Commento di Kocis

su In memoria di Giovanni Sarubbi


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Kocis 10 aprile 2021 16:12

Memoria di un uomo giusto: Giovanni Sarubbi

Ci ha lasciato improvvisamente pochi giorni fa una bella persona di grandi ideali: Giovanni Sarubbi. Ma ci rimane di lui il prezioso patrimonio di lucida analisi politica del tempo presente insieme a un nobilissimo esempio di costante solidarietà a fianco degli ultimi, dei non privilegiati.

Giovanni non esprimeva visioni ottimistiche: nei suoi giudizi, spesso molto taglienti, spronava a rifiutare la miseria e lo squallore del presente, ma sempre a costruire un diverso futuro dell’essere umano e della società. Sapeva essere implacabile come pochi nell’attaccare le forme moderne di potere corrotto, oppressivo e onnipotente come quello capitalistico e finanziario. Si poneva sempre, anche con tenerezza, dalla parte della liberazione e della difesa della dignità umana, opponendosi in modo intransigente ai vari poteri politici o anche, da uomo di fede, a quelli religiosi, ai quali non risparmiava le sue critiche. Pur convinto comunista, non sopportava l’ideologia che diventa sopraffazione, annichilimento e annullamento della persona.

La sua fede generosa e radicale lo portava a giudicare severamente i tradimenti di una Chiesa ammantata di privilegi e dominata dalla ricerca pervicace di accordi con il potere politico ed economico, sempre più lontana perciò, dal messaggio evangelico. Credeva fortemente nel dialogo e per questo organizzò la bellissima iniziativa della Giornata del Dialogo islamico-cristiano portata avanti per tanti anni.

Noi però vogliamo ricordarlo come amico anche per la sua instancabile vicinanza e solidarietà con il Centro di accoglienza di Vicofaro, dove collaboriamo con don Massimo Biancalani, che dal 2016 ha accolto nelle strutture della chiesa oltre duecento giovani africani provenienti perlopiù dalla fascia del Sahel. Giovanni lo sostenne non solo inviando generosamente aiuti concreti, ma anche con articoli lucidissimi, in cui denunciava gli attacchi infami dei razzisti e dei fascisti, insieme al silenzio complice e all’indifferenza feroce delle forze politiche “progressiste” e del mondo cattolico, uniti nella volontà di cancellare un’esperienza caratterizzatasi per la sua anomalia e radicalità nel non chiudere mai la porta a nessuno. Ricordiamo un’esperienza che ci accomunò, quando nell’ultimo Ramadan propose una trasmissione on line per riflettere insieme sul valore di questa fondamentale ricorrenza della religione musulmana: vi parteciparono, commossi e coinvolti, don Massimo, alcuni dei ragazzi accolti e dei collaboratori.

Siamo certi che la memoria di Giovanni ci accompagnerà e ci darà forza di Resistere nel nostro impegno.


Assemblea permanente antirazzista antifascista/Vicofaro


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