L’ITALIA COME LA SKINNER BOX
Questi sinistri particolari “motivazionali” circa i comportamenti
virtuosi che dovrebbe avere la popolazione, ci dicono qualcosa di
importante sulla psiche di questi tecno-scientisti che sono arrivati al
potere.
Ci mostrano come, nella loro mentalità arrogante e paternalistica,
noi siamo come dei bambini un po’ ritardati e ignoranti, che devono
essere (tele) guidati e assistiti nel comportamento da tecno-governanti
di intelligenza superiore. E questo per il nostro bene, ovviamente.
Siamo tornati a quel concetto di “moltitudine bambina” retaggio di secoli passati che pensavamo facesse ormai parte della pattumiera della storia.
E invece ci viene riproposto da questo scientismo tecnocratico totalitario del XXI secolo, magari con qualche pennellata di comportamentismo di matrice skinneriana e di “condizionamento operante” ovvero la manipolazione sistematica del comportamento attraverso il “rinforzo”, che può essere il terrorismo mediatico oppure i droni e i militari in strada.
E del resto solo la mente distopica e totalitaria di Skinner avrebbe
potuto immaginare e giustificare l’attuale gulag sociale di massa basato
sulla paura irrazionale al fine di modificare in modi impensabili i
comportamenti anche intimi della vita della gente. Con la scusa del
virus! Il sinistro slogan del regime fondato sulla dichiarazione di
pandemia “nulla sarà più come prima” né è la prova.
Anche gli abitanti di Walden 2 vivono all’interno di una specie di
prigione a cielo aperto, la “Skinner box” e sono monitorati h24 dagli
ingegneri del comportamento e sottoposti a continui programmi di
addestramento, mentre le loro vite sono progettate dall’alto.
Come si può facilmente notare la dittatura sanitaria del governo
giallo-rosso non ha inventato nulla di nuovo rispetto alle distopie di
Skinner, Orwell, Bradbury, Huxley. Semmai ha realizzato ciò che in
passato era solo immaginato. E talvolta con orrore.
BIG PHARMA E TANGENTOPOLI
Ma torniamo alla GSK.
Forse non sarà inutile ricordare che la Smith Kline, (prima della acquisizione di Glaxo), era già stata coinvolta nell’inchiesta su tangentopoli nel 1993, a causa dei “contributi volontari”di centinaia di milioni di lire a favore dell’allora ministro della sanità DeLorenzo.
Il vaccino contro l’epatite b venne reso obbligatorio a seguito di una tangente di 600 milioni ai vertici della sanità italiana di allora( Poggiolini e DeLorenzo).
Loro sono finiti poi in galera per corruzione. L’obbligo vaccinale e i ricchi introiti di GLAXO Smith Kline sono rimasti. Un’altra coincidenza.
Basterebbe questo a far riflettere sui continui e pesanti tentativi delle multinazionali farmaceutiche di condizionare la spesa pubblica degli stati nazionali, anche
se nel passato gli uomini in odore di Big Pharma non figuravano tra i
consiglieri particolari dei ministri. Come invece accade oggi.
E, come scrive Marcello Pamio, se la GLAXO fosse una persona fisica sarebbe schedata dalla polizia come delinquente abituale a
causa delle condanne che ha ricevuto negli anni passati in molti paesi
del mondo; invece in alcuni paesi i loro uomini ( vedi intrecci Ranieri
Guerra-Glaxo-Lorenzin) scrivono le leggi per l’obbligo vaccinale di massa.
PREGLIASCO: LE MASCHERINE PER SEMPRE
Un’altra figura oggi molto nota al pubblico televisivo, il virologo provax Fabrizio Pregliasco, ha pubblicamente ammesso di essere stato finanziato
in alcuni suoi studi, dall’industria farmaceutica, anche se in tv
preferisce diffondere la paura invece di ricordare al pubblico i suoi
potenziali conflitti di interessi.
E anche Pregliasco, oggi come ieri, è stato un fervido apologeta
mediatico dell’obbligo vaccinale istituito dalla legge Lorenzin del
2017. Un’altra coincidenza!
In occasione dell’ultima dichiarazione di pandemia dell’OMS si è spinto a dire, in un’intervista all’HuffPost, che secondo lui tutta la popolazione dovrebbe portare in futuro la mascherina.
Non è dato sapere per quanti anni o secoli. Forse sine die. Non vorremo
mica, noi poveri ignoranti, opporci alla sacra scienza? Eresia!
VACCINI, POLITICA E CENSURA
Sarà forse per questo business miliardario intorno ai vaccini, che il
mainstream martella h24 sulle capacità taumaturgiche del “nuovo
vaccino” anti Covid19?
Sarà forse sempre per questo business miliardario che Sanofi e GSK annunciano di essere al lavoro insieme per un vaccino anti Corona virus? Ma nella corsa all’oro del vaccino i progetti sono molti.
Dietro la retorica dei morti sbattuti in prima pagina e dei cori sui
balconi, c’è in realtà business e una partita geopolitica globale.
Soprattutto politica.
E infatti Matteo Renzi all’epoca della legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale di massa, nel 2017 proponeva l’epurazione dei politici contrari a tale obbligo,
oltre naturalmente a quella dei medici dissidenti sullo stesso tema, un
provvedimento (per fortuna mancato) certo gradito al Big Pharma ma che
il politico di Rignano avrà certo preso in solitudine e libero da
condizionamenti esterni. Magari economici. O no?
Come si vede la censura e il soffocamento di ogni minimo dissenso non sono stati inventati oggi dal “Patto per la scienza” di Burioni &c.
BURIONI: TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO
E, a proposito del Burioni osannato e sovraesposto h24 dai mainstream come il massimo esperto di virus.
Quello che, quando non da la caccia agli eretici, diceva che “saremmo morti tutti di questo virus” , mentre invece, come ricorda Matteo Bassetti,
il direttore della clinica di malattie infettive dal San Martino, che
fin dalle prime avvisaglie dell’emergenza combatte una guerra quasi
solitaria contro l’allarmismo, non è accaduto nulla di tutto ciò.
Burioni è anche quello che il 2 febbraio di quest’anno, all’indomani
della dichiarazione dello stato di emergenza italiano con decreto,
sosteneva in tv (da Fazio) che c’è un “rischio zero” di contrarre il Corona virus in Italia.
Salvo poi ricredersi e vaticinare mesi di “pandemia” e farsi alfiere di misure totalitarie e orwelliane come il tracciamento di massa o la mascherina obbligatoria di massa ovunque.
Insomma, tutto e il contrario di tutto. Tanto chi guarda la TV crede quasi a qualsiasi cosa.