ASSAGGIO >
DA quasi 3
anni il governo RENZI ci inonda di riforme varate per cambiare (semplificare)
la vita dei cittadini e rimettere in moto il paese. Una SEQUELA di
provvedimenti più che promettenti (stando almeno agli annunci ed ai titoli) su
temi “sensibili” quali il lavoro, la casa, la scuola, la ricerca, il
territorio, le opere civili, la P.A., la giustizia, la previdenza, ecc.. Elenco
tanto lungo quanto variegato.
VISTE le molteplici categorie sociali coinvolte, la
gran parte del paese ha già “assaggiato” i primi effetti concreti. E’ quindi in
grado di valutare sia la reale portata-efficacia che il grado di attendibilità
di quanto in origine promesso.
Veniamo al presente.
Gli italiani sanno che a
breve saranno chiamati a esprimere il loro voto sulla RIFORMA Costituzionale voluta
dallo stesso RENZI.
ANCHE la formula del relativo quesito referendario assomma una
lista di “buoni propositi” (superare bicameralismo paritario, ridurre numero parlamentari,
contenere costi Istituzioni, ecc.) dei quali sarebbe problematico disconoscere l’opportunità
“intenzionale”. E qui sta il punto.
DI NORMA un cittadino non possiede sufficienti
competenze giuridiche per entrare nel merito e soppesare la validità delle
alternative proposte (cambiamento). Può solo fare tesoro del parere espresso da
soggetti “più esperti” e dei quali si fida per varie pregresse buone ragioni.
Ovvero.
Se un cuoco propone una nuova creazione (da gustare), torna utile basarsi sugli
“assaggi” fatti di altre sue “specialità”.
In generale. Ove sussista un qualche
dubbio non vale mai la pena rischiare. Figurarsi quando in ballo c’è il futuro
del proprio vivere.
CAMBIARE la struttura della Costituzione significa dare
massimo valore e significato a Parola e Merito …