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Commento di pv21

su Referendum costituzionale: un "No" per la democrazia e la libertà


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pv21 12 ottobre 2016 19:40

VERTICISMO >

L’IDEA Renziana di partito è quella di una sorta di “proprietà” personale del leader carismatico di turno. SOLO in questa accezione l’impianto strutturale della riforma Costituzionale dettata da Renzi assume efficacia novativa.

Nello specifico.


Formalmente non ci sono ulteriori poteri per il Premier. Gli sarà solo risparmiato di cercare la fiducia del futuro Senato.

Per contro il Premier risulta esposto a tutti i “mal di pancia” del partito di maggioranza, da cui verrebbe di fatto orientata, se non “condizionata”, la sua azione di governo.

Con buona pace della prospettata “semplicità e stabilità” del processo decisionale. Specie se (con l’ITALICUM) il partito che ha vinto viene “premiato” con la maggioranza “blindata” dei seggi della Camera.

Ciò detto.


TUTTO CAMBIA se il Premier designato è anche il leader assoluto (quasi “proprietario”) della forza politica maggioritaria.

In tale fattispecie neppure la “defezione” di un 7% di suoi Deputati basterebbe infatti a stoppare le scelte operative del Premier.

Viceversa le sue paventate dimissioni aprirebbero subito il capitolo del ritorno alle urne. E vista la normale durata quinquennale dell’Assemblea detto Premier potrebbe trarre supporto anche dal tanto “vituperato” attaccamento alla poltrona di buona parte dei componenti.

TALE Premier carismatico godrebbe cioè di leve di potere non scritte, ma di fatto sostanziali.


Da qui l’impronta verticistica (e/o autoritaria) colta nel “combinato disposto” di una Riforma e di una Legge Elettorale frutto della stessa mano.

Non solo. INDORARE la spinta al “cambiamento” è una modalità tipica di un Dossier Arroganza


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