Ha ragione Persio Flacco, è disgustoso quello che scrivo e tutto ciò che ha scritto SiriaLibano in 5 anni. è disgustoso aver denunciato la morte dei civili e prendere posizione per le vittime dei bombardamenti e averlo fatto x gli attivisti non violenti incarcerati e torturati (da tutte le fazioni). è disgustoso fornire i seguenti dati che riguardano le vittime civili uccise (fonte SNHR) marzo2011-gen2016, 183.014 gli uccisi dalle forze governative (95%), 2846 dalle forze di opposizione (1.5%), 1989 dall’Isis (1%), 1507 dai russi (0.78%). Ora prendiamo sempre i morti civili però conteggiati nel solo 2015. Sono 12.044 (73%) i civili uccisi dal regime, 1366 (8%) dall’Isis, 1072 (6.5%) dalle forze di opposizione, 832 (5%) dai russi. è disgustoso conoscere nel dettaglio un paese invece che superficialmente e considerare che un paese a maggioranza sunnita non può essere riconquistato con delle forze connotate in senso sciita. è disgustoso non ridurre tutto alla dicotomia Islamismo o Assad propria di chi parla di paesi mai visti e sentiti. Però è disgustoso denunciare la verità solo per chi fa cattivo giornalismo, ed è disgustoso prendere la parte delle vittime denunciando i responsabili della loro morte solo x chi si può permettere di far tacere la coscienza o per chi non ce l’ha. Come è disgustoso non incolpare della morte il carnefice ma la vittima. Ma che ci posso fare..., per un nazi-fascista è disgustoso denunciare Hitler per aver gasato gli ebrei, come per un fascista è disgustoso denunciare le leggi razziali, potrei continuare all’infinito, ma voglio dire che a volte il disgusto altrui è motivo di merito, dipende sempre da chi è che si disgusta. Se è vero che ha grandi responsabilità chi ha finanziato e sostenuto le diverse fazioni in lotta, è disgustoso non assegnare colpe a chi materialmente si macchia di una carneficina. è ancora più disgustoso farlo dalla poltrona di casa. è disgustoso farlo con il solito pseudonimo, quando chi in Siria ci mette la faccia ancora adesso viene arrestato e torturato da colui che, il non-disgustoso, rivorrebbe in sella a guidare un paese che ha distrutto.