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Commento di Peppe

su Storie di pirati, di mare e di stronzi


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Peppe 16 aprile 2009 17:16

Ottimo, sarebbe interessante saperne un po’ di piu’ sulla Somalia e capire come mai sia ridotta cosi’. Comunque e’ vero, ci mantengono nella piu’ completa ignoranza di quel che capita nei paesi poveri, cosicche’ l’opinione pubblica dei paesi ricchi (che viene ascoltata di piu’) non ha motivo di lamentarsi con i responsabili.

Il risultato e’ un maggior numero di disperati disposti a tutti pur di mandare a fanculo i corrotti ed i delinquenti che han ridotto in macerie la propria terra. Questi poveri cristi, si riversano nei paesi ricchi, sperando di raggiungere quel benessere che a noi non e’ negato, ma qui vengono sfruttati e trattati peggio di bestie. Essendo manodopera a bassissimo costo (basso salario e nessuna garanzia) viene creata una cinica competizione al ribasso a chi si fa sfruttare di piu’ (tra i locali ed i migranti), ecco che viene il precariato, la demolizione del welfare state ed altre cose (motivate da cazzate tipo "la Cina e’ forte", si ma la Cina non fa prodotti di qualita’, per farli serve il cervello ed una dittatura e’ nemica giurata di chi usa il cervello!).

Infine, siccome fisicamente spazio per tutti non c’e’ sempre ed invirtu’ della cinica competizione (che alla fine e’ l’applicazione della banale legge del mercato domanda-offerta), i migranti diventano scusante politica per motivare leggi liberticide e razziste, che imbavagliano ancora di piu’ l’informazione ed uccidono ulteriormente il senso critico dei locali, ma ripagno bene in termini elettorali.

I potenti ci guadagnano quattro volte: disperati da sfruttare (bassi costi), locali da sfruttare di meno (minori costi), bacino elettorale garantito da storielle costruite ad hoc e maggiore potere grazie a leggi liberticide.

La nostra ignoranza e’ la loro forza!!!


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