Articolo chiaro e condivisibile per ciò che dice esplicitamente, pur presentando lo stesso difetto di Amira Hass, che si rivolge scientemente in termini razionali all’interlocutore sbagliato.
Molto meno condivisibile, per assenza di specificazioni, per ciò che non dice esplicitamente, ma di cui fa un fugace cenno alla fine, quando cita "colpe e responsabilità di Israele".
Che queste "colpe e responsabilità" di Israele siano ormai un assioma obbligatorio, ma necessariamente non dimostrabile e neppure argomentabile, data la sua presunta evidenza?