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Commento di Persio Flacco

su Se Grillo vince scassa tutto. E se perde?


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Persio Flacco 22 maggio 2014 21:41

Caro Gottardo, lei ha sprecato un bel po’ di sarcasmo. Grillo lo stimo e lo seguo da una vita: so che ha subito l’ostracismo dai mezzi radiotelevisivi per la sua feroce e inflessibile coerenza nel criticare la classe politica, come Dario Fo.
Alle ultime politiche ho votato (e fatto votare, come si dice) il M5S, sicuro del fatto che avrebbe finalmente scardinato il sistema partitocratico che opprime questo Paese. Come me tanti altri italiani arrivati al limite della sopportazione.

Poi è arrivata la doccia fredda: la buffonata del ritiro in agriturismo con tutti i parlamentari del movimento e il rifiuto di formare un governo con Bersani. Dico Bersani: mica D’alema, mica Fassino, mica Renzi. 
Durante la diretta streming sono saltato sulla sedia. Gli ho mandato tanti di quegli improperi che probabilmente in famiglia mi hanno preso per matto.

Vede, Gottardo, nella vita di fregature ne ho prese anche io: mai due volte con lo stesso soggetto però.
E siccome sono uno che cerca sempre di darsi una ragione di certi eventi, da allora ho iniziato a fare una accurata analisi del Grillo Politico.

Le conclusioni sono quelle che ho esposto. E mi pare siano lineari, coerenti e ben fondate.

Comunque, Grillo è il capo "militare", se così si può dire, del movimento. Ma è Casaleggio, per stessa ammissione di Grillo, il suo capo "politico".

Con quali argomenti Casaleggio abbia intortato Grillo, e di conseguenza i grillini, posso immaginarlo. Ma non è rilevante in merito al giudizio politico complessivo sulle scelte del movimento e dei suoi capi.


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