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Commento di Fabio Della Pergola

su Grillo e l'uso politico di Auschwitz


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Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 16 aprile 2014 13:28

@ lupodeicieli

ho iniziato il mio articolo scrivendo: "Io non voglio “depistare” l’attenzione di nessuno dal contenuto del post di Grillo. Che lo legga chi vuole, ci saranno senz’ombra di dubbio critiche serrate e condivisibili....” eccetera.

Quindi a prescindere, e senza averlo nemmeno letto, ho scritto che sicuramente nel post di Grillo si sarebbero potute trovare argomentazioni condivisibili. Così come in molte, non tutte, le analisi politiche del M5S. Il che, vista la situazione, è un po’ come sparare sulla croce rossa. Ma il problema non sta nell’analisi quanto nella proposta politica. E qui casca l’asino. Perché quello che Grillo e il M5S propongono è o aria fritta o demenzialità pura. Un commento non è lo spazio per poter entrare nel merito, e c’è chi è più bravo di me in questo: basti pensare alla proposta di ri-comprare le case sequestrate dalle banche agli insolventi per ridarle a chi non può pagare un mutuo con la garanzia dello stato. Anche uno studente di economia del primo anno si piegherebbe in due dalle risate. Ma tant’è. Detto questo sarebbe opportuno che i grillini uscissero dalla artificiale paranoia di ritenersi l’unica opposizione e l’unica voce ‘contro’ della politica italiana. C’è chi è ‘contro’ la situazione attuale e la classe politica attuale, ma è contro anche Grillo. Rassegnatevi all’idea che chi è critico con il M5S potrebbe NON essere a favore del statu quo attuale. Semplicemente è uno che spera di meglio e NON crede alla proposta grillina nelle modalità in cui viene proposta.


Per il resto: che Grillo usi a dismisura l’offesa (il vaffa a tutti, il “coglioni” agli elettori del PD, lo “stupido” al portavoce della comunità ebraica eccetera) e a dismisura usi argomenti, immagini, titoli estremamente forti per un suo uso strumentale è cosa indiscutibile. A voi va bene così ? Bene, allora fra me e voi non c’è dialogo. Fine del discorso. Grillo offende ? E io lo critico. A prescindere dai contenuti che potrebbero essere anche condivisi (nell’analisi, non nelle proposte). Non vi va bene la critica ? Non so che cosa farci. Amen.


@ 111 “Quindi per fortuna che le critiche mosse a Grillo appaiono palesemente strumentali e sono proprio esse in primis ad essere dei veri e propri spot elettorali, volti come da antica memoria e come da abitudine, da una sinistra che con il fiato corto da decenni, cerca disperatamente di far passare la denigrazione, la calunnia, il processo alle intenzioni come critica, per poi ritirarsi atteggiandosi a vittima quando a sua volta viene criticata”.

Quanto a “spot elettorale” è plateale che l’iniziativa elettorale è stata questo spottone di Grillo, caro 111 chi crede di prendere per i fondelli ?! Uno spottone plateale e grezzo, che è legittimo criticare – che si sia di sinistra o meno (ma a lei evidentemente “sinistra” è un termine che proprio non piace) – in cui non esiste né denigrazione né calunnia né processo alle intenzioni. Non ce n’è bisogno tanto manifesta è la volontà di Grillo di far parlare di sé in ogni modo e ricorrendo a qualsiasi colpo di teatro, fosse anche il più osceno. Ripeto: scrivendo (male) di lui non faccio che adeguarmi ai suoi desiderata; che volete di più ?



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