“da lì all’antisemitismo ce ne corre
(infatti non c’entra niente)”; e infatti non c’è alcuna accusa di antisemitismo
nel mio articolo. Ci sono invece commenti (tratti dal blog di Grillo) che sono
manifestamente antisemiti e lì l’accusa ci sta tutta.
“Prendere a prestito un testo...”; non
parlo minimamente del testo di Levi, forse non l’ha notato. Parlo della
manipolazione dell’immagine che costituisce una violazione di un simbolo
riconosciuto dello sterminio nazista. Non è la prima volta che accade e quando
è accaduto (se e quando me ne sono accorto) ho criticato chiunque l’abbia
fatto. Ci sono simboli che non vanno vilipesi, sembra strano doverlo ricordare,
perché sono fondamentali per il vivere civile.
Tantopiù se lo fa il capo politico (una
volta era solo il magafono, ma poi si sa...) del secondo o terzo partito
italiano.
Quanto sia grave la situazione italiana
non lo devo leggere da qualche parte, né me lo devo far raccontare da un pagliaccio
milionario perché lo so da solo. Basta che mi guardi nelle tasche o mi ricordi
che nel giro di cinque anni ho perso il 90% del mio lavoro. Ma questo non
giustifica un bel niente. Non giustifica soprattutto che si offenda la memoria
di milioni di morti (innocenti anche per la tragedia palestinese, visto che
questo sembra essere l’argomento topico per cui si ritiene lecito tutto) per
gridare al mondo che qualcuno ci ha messo in mutande.
Quanto al post suggerito, l’ho letto,
ma non sono d’accordo con lui.