Questa parodia di riforma conterrebbe anche alcuni spunti condivisibili - se non fossero solo spunti. Ma è scritta sulla carta da formaggio, senza rifletterci molto, per gli esclusivi intenti di fare populismo e accentrare il potere nelle mani del (futuro) governo. Io sono terrorizzato nel pensare a un governo in stile Berlusconi, Monti, Letta, o Renzi che per l’intera durata di una legislatura possa sostanzialmente assomigliare a una dittatura del capo del partito, visto che il Senato, nella pratica, sarebbe svuotato di potere.
E’ una miscela esplosiva: parlamentari nominati dal capo, un premio di maggioranza esagerato e aleatorio, una sola camera con troppi poteri e l’altra solo di figura. Ci sono meccanismi bizantini e poco chiari: si da’ molto risalto al fatto che diminuiscono le spese, ma non si può valutare come sarà l’effettivo funzionamento a regime. Si dice che ci saranno ulteriori limiti alla decretazione d’urgenza, ma a me pare che questi limiti siano già descritti perfettamente nella Costituzione e, colpevolmente, vari Presidenti della Repubblica li hanno ignorati.
Insomma, è una presa per i fondelli per quello che dice e per COME lo dice.
Non mi piacciono neppure i paragoni con altri Stati, citati per dire che l’Italia è un caso diverso e che dovrebbe omologarsi. Il fatto è che l’Italia è DAVVERO un paese diverso dagli altri, dovremmo smetterla di copiare in modo acritico. Se proprio si deve fare un paragone, lo si faccia completo: dove esiste un paese con un Senato come quello proposto, unito a una Camera come la nostra, piena di condannati, un’assenza di serie leggi sul conflitto di interessi e una legge lettorale bizantina?
Mi auguro che questa riforma venga cassata.
Saluti,
Gottardo