Rifilatura >
Come premessa è da ricordare che
Berlusconi voleva dare il diritto di voto solo ai capigruppo di Camera e
Senato. Da qui a ridurre numero, prerogative e prebende dei parlamentari sarebbe
stato piuttosto semplice.
Veniamo a Renzi.
Legge elettorale, Decreti lavoro,
riforma del Senato, ecc. Un turbinio di proposte “sfornate” a ritmo incalzante.
Senza fare differenza tra norme ordinarie e leggi Costituzionali. Le elezioni europee sono alle porte.
Tecnica base
è mettere la palla oltre metà campo.
Di più.
E’ come dare a un meccanico un telaio
e 4 ruote e pretendere che costruisca, in fretta, una berlina. Come verrà fuori
e se funzionerà sarà solo “colpa” del meccanico.
In modo analogo Renzi pianta solo
dei “paletti”.
Per un verso non risparmia critiche a quella vecchia classe dirigente
che per 20 anni ha lasciato crescere il nostro Debito. Tanto, annota, i “sacrifici
non venivano fatti dai politici di Roma”.
Dall’altro non mancano neppure gli ultimatum
di “chi ci ha messo la faccia e si gioca tutto”. O così, avverte, o “lascio
tutto e vado via”.
In sintesi.
Modo classico di “fare” per cascare sempre in
piedi.
Comunque vada a finire ogni merito ricadrà su Renzi.
Viceversa, le “colpe”
e gli insuccessi saranno di una classe politica legata ai propri interessi o
“inconcludente”.
Ergo. Decisivo è saper “rifilare” a puntino i messaggi dati.
Quanto basta per catturare il Consenso Surrogato di chi è sensibile alla
fascinazione …