Stiamo montando l’opinione pubblica
contro Putin che sta lucidamente e
duramente contrastando la cavolata commessa dagli sprovveduti ed incauti
funzionari e politici dell’UE che hanno promosso il processo di associazione dell’Ucraina; immaginavano forse che :
Ø
la
Russia potesse mai rinunciare al controllo sulla Crimea e le sue strategiche
basi navali ?
Ø
la
Crimea fosse masochisticamente disposta a rinunciare ai suoi profondi, concreti
e vantaggiosi legami con la Russia ?
Ø
il
bilancio UE, già inadeguato prima ancora
del taglio imposto recentemente dall’UK, potesse assorbire senza tagli a latere
le svariate decine di miliardi di euro di aiuti e contributi necessari per i
quasi 50 milioni di cittadini Ucraini ?
Ø
gli
ucraini dell’ovest desiderassero entrare nell’UE per pura adorazione e non
piuttosto per trovare lavoro e soldi nelle fabbriche che l’europa benestante
avrebbe spostato lì (così come è avvenuto per la Polonia) ?
E i tanti buonisti, politicanti
e giornalai italiani che oggi inneggiano irresponsabilmente all’ingresso
dell’Ucraina nell’UE sono forse pronti a farsi carico di compensare con la bacchetta
magica le decine di migliaia di posti lavoro italiani che migrerebbero ogni
anno in Ucraina grazie a un costo lavoro pari al 30 % di quello italiano. Vero
è che questi bravi benefattori dell’umanità potranno pur sempre fieramente dire
ai loro figli e nipoti, sempre più disoccupati e privi di sbocchi, “noi però abbiamo portato la democrazia in
Ucraina, salvandola dal giogo russo “ !
Se non ricordo male è ciò che è stato
detto per “liberare” la Libia dalla
dittatura di Gheddafi (rimpiazzato da 40
tribù e 240 fazioni armate che non obbediscono a nessuno né vogliono cedere le
loro armi al governo fantoccio), per “liberare”
l’Iraq da Saddam Hussein, ecc. ecc.
E’ ciò che veniva detto a
proposito della Siria da Francia (con
gli aerei già in volo per bombardare obiettivi “mirati”), UK e USA ….. ma quella volta ci ha salvato Putin che lo
ha freddamente impedito ; considerando che l’avventura siriana sarebbe stata ancora
più drammatica e costosa di quella irachena dico che Putin merita, solo per
questo però, la nostra riconoscenza imperitura !
Smettiamola di fare i
salvatori delle Patrie altrui e mettiamocela tutta (ma proprio tutta,
perché se no non basta ! ) per tentare di salvare l’Europa federandola, prima
che perda ulteriori colpi diventando così sempre meno competitiva ed influente a fronte di potenti federazioni quali Russia, USA, Cina,
India e Brasile !
Che poi Obama, dopo la retromarcia
fatta per la Siria, debba mostrare i
muscoli, come tanto piace agli americani, non significa che noi europei
dobbiamo adeguarci più di tanto visto che alla fine della tragicommedia la Russia
terrà la quasi ricca Crimea e noi europei
ci sorbetteremo l’Ucraina indebitata.