Storicamente, il marchingegno di una
Banca d’Italia di diritto pubblico ma di proprietà privata con scarsissimi
diritti dei proprietari era un contorto marchingegno per avere una Banca
d’italia indipendente dallo Stato, in sostanza proprietaria di se stessa.
Secondo molti, invece, la banca centrale deve essere di proprietà dello Stato,
come avviene in Francia e in Germania, e così era stato previsto più di una
volta. A memoria, credo che l’ultimo sostenitore di questa tesi sia stato il
ministro Tremonti.
Il fatto di rivalutare le quote dei privati e di prevedere che i proprietari
ricevano dei dividendi (che prima erano esclusi) ha un banale effetto che non
mi sembra sia stato evidenziato: prima di questa legge lo Stato poteva abolire
le proporietà private della Banca d’Italia, pagando ai proprietari un
indennizzo irrisorio.
Adesso, per espropriare i proprietari attuali lo Stato dovrebbe pagare fior di
soldi il che, considerata la situazione della finanza pubblica, significa
rendere impossibile far diventare la Banca d’italia un Ente veramente pubblico.
GeriSteve