Dunque, secondo questo principio chi ha più voti è il migliore? chi ha i numeri (glissiamo sulla questione primarie e sul loro svolgimento che è meglio) è il più valido? Quindi, sempre secondo questo postulato, visto che Berlusconi ha vinto di più e ha avuto più voti nella maggior parte delle tornate elettorali è stato il migliore? Parafrasando Leibniz (e Leibniz mi perdoni) il migliore dei peggiori possibili? Chapeau al risultato delle primarie per spirito democratico ( Renzi ce lo dobbiamo tenere detto in talleri), ma non sempre chi ottiene il consenso è il migliore o il "più adatto", anzi spesso capita che è solo colui che si è saputo vendere meglio, e Matteuccio è un artista nell’imbonire con slogan spesso inconsistenti. Ed infine non è una questione di purezza ma di consapevolezza: un’identità e un presente si realizzano attraverso la "conoscenza" delle proprie radici, maturando e adattando la propria storia alle odierne esigenze: poi puoi cambiare tutto ed esser innovativo quanto vuoi (ammesso che sia così) ma in questo caso è solo il vecchio con un vestito nuovo, qui c’è solo fumo. Onestamente spero di esser contraddetto e di sbagliare, un po’ per il bene di tutti... ma temo che non sarà così.