Colpo e colpi >
Mercoledì 27, salvo imprevisti, assisteremo in diretta all’epilogo del più disarmante “colpo di stato” che si ricordi.
Finora con tale locuzione si evocavano delle torbide cospirazioni e “colpi di mano” diretti a rovesciare, con la forza, poteri legittimamente costituiti. Scenari di violenza repressiva, di arresti in massa e perfino esecuzioni sommarie.
Stando a Berlusconi non è più così.
Da ben 4 mesi i media di tutto il mondo dedicano ampi spazi alla procedura in corso per la sua “decadenza”. Abbiamo seguito ogni evoluzione degli accesi dibattiti giuridici. Ogni passaggio è stato sviscerato nei minimi dettagli.
Ed ecco il “colpo di stato”.
Alla fine sarà la maggioranza dei Senatori a decidere se Berlusconi ha ancora quei “requisiti” di legge prescritti per chi “rappresenta” la nazione. Il tutto (Art.66 Costituzione) in applicazione di una Legge varata un anno fa con il favore di oltre il 75% dei Deputati.
Salvo, questo si, possibili “colpi di coda”.
La storia insegna che la Febbre del Tribuno non conosce remore o limiti fino a …