Questo articolo è una totale balla. La legge ungherese sui media fu cambiata parecchie volte, ed adesso anche Neelie Kroes ammette che sia in sintonia con le norme europee.
Ma neanche nella versione originale c’erano cose riportate in questo articolo. Non esistono multe per violazioni della "morale pubblicità", la legge sui media non riguarda il mondo online, e i giornalisti non sono costretti a rivelare le loro fonti... Queste bugie non erano vere neanche quando Andrea Tarquini le scrisse nella Repubblica due anni fa, ma non sono certamente vere dopo che la legge è stata cambiata più volte secondo le raccomandazioni della Commissione europea.
E veramente divertente leggere un articolo che vuole difendere la "libertà della stampa" con bugie e balle...