Leggo. "guerra civile o repressione?" e -francamente- non capisco.
Gli interrogativi veri sono tanti, ma questo del titolo è proprio fasullo.
La repressione, e la sua brutalità, non è in discussione, è un fatto difficilmente incontrovertibile.
Gli interrogativi veri sono tanti e diversi.
Tanto per cominciare:
- c’è una resistenza civile nonviolenta o c’è una guerra civile bene armata?
- c ’è una democazia colpita da un golpe o c’è un dittatore che, dopo eletto, straccia la democrazia?
- c’è o non c’è un preciso progetto di costruzione di uno stato teocratico?
- c’è o non c’è una insanabile contraddizione fra islamismo, diritti civili, pluralità e democrazia?
Purtroppo, questi ed altri fondamentali interrogativi io non li ritrovo nell’articolo che - mi sembra- segue il noto copione mistificatorio secondo cui "se uno è cattivo l’avversario sarebbe buono".
C’è sempre qualche scemo che ci casca, anche se la storia e i fatti ci insegnano che l’altro -e non raramente- potrebbe essere peggio.
GeriSteve