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Commento di

su Ai confini tra la vita e la morte


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26 luglio 2013 15:57

Va bene che tra chi riferisce di aver vissuto esperienze fuori dall’ordinario ci sono molte persone che in malafede cercano solo notorietà, o in buona fede sono vittime di autosuggestione. Ma forse si dovrebbe cercare di capire meglio cosa intendiamo per “aldilà”, prima di affermare ciecamente che esiste o, altrettanto ciecamente (come purtroppo avviene talvolta anche da parte di esponenti del Cicap) che non esiste, perché “non è altro che”.

Anche a me sono accadute cose che la Scienza non è (ancora) in grado di spiegare, ed io sono il primo a riconoscere che non posso fornire alcuna prova, né pretendo di poter fornire io, al posto della Scienza, una spiegazione. Ma faccio un esempio: mi è capitato di sognare di incontrare una persona con un occhio con la pupilla resa opaca a causa di un incidente e questa persona era parente di un mio conoscente. Pochi giorni DOPO (e garantisco che non faccio alcuna confusione cronologica) ho incontrato il mio conoscente, in compagnia di questa persona, che aveva esattamente le sembianze fisiche che avevo visto nel “sogno” (che a questo punto sono costretto a virgolettare), compreso il particolare dell’occhio, esattamente identico. Aggiungo che tale persona non l’avevo mai incontrata prima e non l’ho mai più rivista dopo, e che tale “premonizione” (credo di doverla definire così) non ha prodotto alcun danno né alcun beneficio per la mia vita, quindi non posso attribuire a tali fatti alcun significato “mistico”, né alcun senso, in generale.

Sta di fatto che fenomeni di questo tipo esistono e ciò dovrebbe indurci ad interrogarci ulteriormente sulla reale natura della nostra esistenza, avendo l’umiltà di non salire sul piedistallo indossando il parruccone degli onniscienti.

Manny


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