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Commento di GeriSteve

su Il “nuovo corso” del Vaticano


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GeriSteve 11 luglio 2013 13:27

Ci sono le realtà e ci sono le apparenze. Le apparenze non sono inessenziali: hanno un ruolo importante nel nascondere le dure realtà e quindi condizionarne l’accadimento e il mantenimento.
 Come ben detto nell’articolo, la chiesa cattolica ha da sempre grandi capacità di manovrare le apparenze per giovarsi delle realtà, quindi è credibile l’ipotesi che la chiesa cattolica voglia oggi apparire come terza via fra socialismo e capitalismo, cioè fra due apparenze dietro le quali stanno tante realtà diverse e contrastanti (dittature, liberismo, globalizzazione, capitalismo nazionale, capitalismo imprenditoriale, capitalismo criminale, capitalismo finanziario...).
La mafia è una realtà, e molto dura: è stata inventata in Italia, prima ancora di quell’altra invenzione italiana che è stata il fascismo, è sempre stata in ottimi rapporti con la chiesa cattolica e, dallo sbarco di Sicilia in poi, quell’ottimo rapporto è diventato organico attraverso i voti siciliani controllati dalla mafia gestiti da Andreotti e attraverso lo IOR, che è la banca della mafia (e non solo).
La mafia ha convissuto perfettamente con apparenze come capitalismo e socialismo, e lo ha imparato bene papa Luciani che, come Bergoglio, non era affatto progressista ma voleva riavvicinare la chiesa cattolica ai valori cristiani e porre sotto controllo lo IOR.
E’ morto come è morto papa Ratti quando si è deciso a promulgare una enciclica contro fascismo e nazismo: l’enciclica è sparita e sono rimasti invece i due concordati del Vaticano con Mussolini e con Hitler, due realtà "durissime" che non erano socialiste o capitaliste, come non la è stata la seconda guerra mondiale.
GeriSteve


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