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Commento di

su La sindrome da alienazione parentale, nuovo abuso sul minore


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6 giugno 2013 19:36

Sono d’accordo da quanto tu hai scritto ed in linea con il mio articolo su Agora vox aggiungerei:

La violenza psicologica sui figli e’ tutto quello che si impone con le parole, con i fatti, con la volonta ‘ anche senza parlare.
Se uno dei coniugi separati in questo caso al 99% la madre in affidamento dei figli manifesta quell’odio mai finito (sebbene una separazione o un divorzio) per l’altro coniuge alla presenza dei figli sta imponendo anche senza alcuna parola un condizionamento psicologico sul bambino..
Il bambino lotta con la sua innocenza e spontaneita’ e si rende conto che la mamma odiando il padre di certo non sara’ felice quando egli lo frequenta sia pur nei giorni consentiti,quando lo sente a telefono,quando si sente felice con lui .
A tal punto e per la su citata motivazione scatta inconsciamemne nella mente o meglio nell’ io in evoluzione del fanciullo in un eta’ nella quale anche l’apprendimento dei sentimenti e’ in continuo sviluppo quell’ odio riflesso tratto da quel rapporto fortissimo naturale madre figlio,ovvero quell’ odio che la madre prova ancora e magari piu’ di prima per il suo ex marito.
S’innesca un qualcosa che porta ad accettare una situazione che non si vorrebbe,s’instaura emotivamente ed affettivamente nell’ io del fanciullo un plagio che talvolta diventa parte della personalita’ del fanciullo stesso.
Ci chiediamo a questo punto e pur senza generalizzare tali situazioni fortunatamente relativamente non numerose quali siano le motivazioni psicologiche che portano ad esternare pur in una separazione o un divorzio ancora quell’ odio che invece di placarsi si e’ acuito?


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