• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di

su “Poi vennero a prendere gli evasori fiscali, e fui contento”. Sull'intervento di Ingroia a Ballarò


Vedi tutti i commenti di questo articolo

31 gennaio 2013 11:00

Quale è la differenza di base tra una democrazia (ammettendo che sia lecito esprimersi in questi termini) e una autarchia? E’ che nella prima vige una normativa equa, la quale sa praticare un prelievo fiscale proporzionato agli averi di TUTTI i cittadini; nella seconda, poiché va al òpotere chi è corrotto, si attua una politica fiscale disequilibrata che non può non esprimersi come una dittatura nei confronti dei più deboli. Quest’ultima evenienza si applica alla nostra fattispecie. Per cui, anche imponendo i modelli fiscali che vedo riportati, il sistema sarà comunque in squilibrio, trascinando i più deboli alla fine a esser trattati da schiavi. Per cui, anziché accanirsi nella applicazione di moduli fiscali in sostanza improduttivi, perché non si esige la presenza di governanti capaci di attuare più eque politiche fiscali, non propensi a svendere la sovranità nazionale e a guadagnarsi la stima dei loro elettori? E’ questa una utopia? No! A patto che si designino governanti disposti ad assumere le rispettive cariche "ad honorem" e non per rubare e delinquere al riparo delle leggi. Togliamo a questi signori OGNI privilegio; facciamoli vivere con il loro lavoro, e accordiamogli soltanto un oculato rimborso delle spese effettivamente sostenute per l’esercizio del loro incarico; inoltre, basta raddoppiere le pene, anziché l’immunità!, facendogliele poi scontare effettivamente, per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni. Da ultimo, toglietegli le costose scorte, le quali servono soltanto a evitare che i cittadini che costoro tartassano li prendano a calci nel culo, e vedrete che non saremo nell’eden, ma staremo sicuramente assai meglio di adesso. In più, non avremo sicuramente quella pletora di "candidati", che tutto sono tranne candidi, di adesso. Se a questo aggiungiamo che tutti coloro che abbiano la fedina penale "sporca" siano interdetti alla candidatura, allora il quadro risulta più esaustivo. Perché suona almeno come paradosso il fatto che se uno voglia far domanda per fare l’usciere al parlamento, ma abbia la fedina penale comunque non pulita, venga escluso automaticamente dall’incarico, mentre i parlamentari possono non soltanto rivestire quel ruolo, ma fare pure i ministri, avendo fedine penali lorde. Riflettete su questo prima di farvi prendere ulteriormente in giro da una caterva di politicanti vocati al solo delinquere. Altrimenti, dopo, non state a lamentarvi del danno da voi stessi prodotto.


Vedi la discussione






Palmares