Un unico appunto nell’interessante discussione è sul DRM: "come è avvenuto per la musica, le aziende devono addivenire ad un accordo".
Non lo faranno tanto presto, perchè nella musica ancora stiamo aspettando e sono passati quasi vent’anni da quando ho scaricato la prima canzone online, per i tempi dell’informatica trattasi di "era geologica".
L’industria "del libro" è più antica e granitica di quella musicale, è una pia illusione pensare che cambierà illuminata dall’astro degli e-book.
Non vedo questa rivoluzione, questa alba di una nuova era per la diffusione della cultura, come strumento è più rivoluzionario il tablet dell’e-book e non ha ancora cambiato il mondo...
P.S.
Io non credo che un libro sia un mero "strumento di diffusione della cultura", dunque non è possibile sostituirlo con uno strumento tecnologicamente migliore. Ogni tentativo in questo senso è destinato a fallire.
Un e-book è comodo per i testi universitari, manuali di istruzioni, moltissimi scritti aziendali, produzioni indipendenti di nuovi autori, un mucchio di altre cose.
Ma non può sostituire il libro, almeno nell’arco di una sola generazione.
Just my two cent